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Cambridge Analytica racconta la propria versione dei fatti su Facebook ed elezioni

10 Aprile 2018 42

Cambridge Anayltica, la società coinvolta nel colossale scandalo privacy che tanto sta agitando Mark Zuckerberg, si toglie qualche sassolino dalla scarpa, pubblicando la propria versione dei fatti. L'articolo è lungo e si suddivide in dieci punti o "facts", ma il senso generale è "non abbiamo fatto niente di male e molte accuse sono false o esagerate".

Il primo punto, praticamente scontato, è che l'azienda non ha mai operato al di fuori della legge. Inoltre, afferma che i dati ottenuti da Facebook sono stati eliminati quando è stato deciso di eliminarli, con tanto di certificazione; Cambridge Analytica sa che ci sono indagini in corso, e si dice fiduciosa che dimostreranno la sua totale innocenza.

Cambridge Analytica insiste inoltre di aver ricevuto dati di "solo" 30 milioni di utenti, a prescindere da quanti ne abbia raccolti l'app thisisyourdigitallife da Facebook (Facebook stessa stima fino a 87 milioni). Inoltre, la società ammette di aver lavorato con il comitato per l'elezione di Donald Trump, ma sottolinea anche di non aver usato i dati in questione: al contrario, afferma di aver attinto ai database del Comitato Repubblicano, al pubblico dominio, alle proprie ricerche indipendenti (con consenso informato) e a dati acquistati regolarmente da altre aziende. Cambridge Analytica dice inoltre di non aver lavorato in alcun modo su Brexit - ci ha provato con diversi partiti, ma non è stata scelta.

Cambridge Analytica ha anche fatto alcune precisazioni su Christopher Wyle, la principale fonte dell'articolo che ha fatto scoppiare il caso in origine, ridimensionandone ruoli e importanza: ha lavorato con Cambridge Analytica per meno di un anno, da agosto 2013 a luglio 2014. Wyle non sa come abbia lavorato Cambridge Analytica in tempi più recenti; tra l'altro la società lo ha anche denunciato per aver fondato un'azienda diretta concorrente, Eunoia, usando dati (inclusi quelli presi da Facebook) e contatti di Cambridge Analytica e violando gli accordi di riservatezza.

È chiaro che ormai le versioni di una o di un'altra parte in causa abbiano poca importanza; saranno le autorità e i governi a decidere come sono andate realmente le cose e a prendere eventuali provvedimenti. Cambridge Analytica ha comunque realizzato un nuovo sito, https://www.cambridgefacts.com/, in cui risponderà in modo scrupoloso ed esaustivo alle accuse che le sono state mosse.


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Commenti

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jacksp

Sì ragazzi è tutto vero, me lo ha detto il cugggino di Michael Pachter.

Francesco

trump ha vinto perché la legge elettorale americana fa ridere i polli, puoi governare con meno voti dell'avversario, come successo con bush nel 2000

Cagulensci

Ottima Sintesi.

Vash

pfiuuuuuuuuu, pensavo riesumassi stalin.... c farebbe il kulo a tutti quanti

Vinx

I maiali

Porco Zio

Beh grumo fa lo stessso, è sempre colpa di putin

DeeoK

Ma autorizza su Facebook.
Inoltre i dati presi dalle app prima riguardavano anche i dati degli amici di chi dava il consenso.
Quindi se un mio amico ha dato il consenso ad un'app questa andava a prendersi pure i miei dati nonostante io non abbia mai dato consenso di alcun tipo.

andQlimax

Se non è leggittimo l'acquisto è un conto. Ma se a partire dall'utente, si dà il consenso al trattamento dei dati personali da parte di terze parti quando si usa un'app che si collega al profilo facebook, l'utente lì autorizza in maniera esplicita

MAD22

Concordo. Se Trump vincerà anche nel 2020 la colpa di chi sarà? Ricordati sinistroidi sono e sinistroidi restano

DeeoK

Che la legge lo permetta è da verificare visto che ci sono dubbi sulla legittimità dell'acquisto.

andQlimax

Non li ha usati per la campagna politica, questo ha detto..
Non significa che non li hanno usati per altro, come comunque la legge permette

DeeoK

"Sbagliato accusare CA."
Non dico che sia sbagliato accusare CA in toto. Se i dati acquistati erano illegali erano illegali. Se poi c'era del ricatto è una questione a parte (ma in quel caso verte più sui singoli che sull'azienda in toto che dubito abbia il ricatto come policy lavorativa).
Dico che sia sbagliato accusare CA del risultato delle votazioni. La democrazia funziona così, che piaccia o meno.

mat

La propaganda esiste da sempre, la differenza è che oggi è molto più facile farla e l'impatto è molto più ampio.
Rimane una schifezza, ma la diversa visione del problema da parte dei media nell'era Obama e nell'era Trump è evidente.

Ungarus

La questione è molto più semplice.
Le informazioni private provengono da un app che (con consenso dell'utilizzatore, ma in modo meschino) ha raccolto informazioni per 200k persone.
Canbridge Analytics ha comprato queste informazioni losche e le ha fatte diventare 30 milioni.
Quindi, a Facebook ora si rimprovera la leggerezza con cui condivide i tuoi dati con tutti.
A Cambridge Analytics bhe, tutto il resto della faccenda.
Al creatore dell'app, ancora, sarà fuggito all'ombra di una palma :D

Ungarus

Ah, i sondaggi. Ma ci prendono ogni tanto?

Ungarus

Quindi:
Elaborare milioni di informazioni private rubate e manipolate senza scrupoli si.
Ma se fondi una tua società con queste informazioni mie rubate, ti denuncio.
il bue che dice cornuto all'asino.

Alessio Ferri

Certo, vuoi mettere?

Alessio Ferri

Quindi è un metodo corretto oppure no?

RafaStyle

Affidarsi ai sondaggi di questi tempi é molto saggio vero?

Dr. Freudstein

“Perché tutto questo è scoppiato solo ora ? Le stesse cose erano note, perché già avvenute ai tempi della prima e seconda campagna elettorale di Barack Obama. Già allora ci fu l’adozione a tappeto della tecnica di “profilatura” dei potenziali elettori.
La stampa illiberal, allora, elogiò queste sue performance “come modo di fare politica, moderno e in sintonia con le emozioni, e non solo con le idee dei cittadini”. Un concetto che si poneva nell’alveo dell’11° Principio della propaganda di Joseph Goebbels (“Portare i cittadini a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità”).
Solo così, si disse, uno sconosciuto avvocato-senatore di Chicago è potuto diventare Presidente al primo colpo con “zero tituli”. Curiosamente il merito se lo prese il guru Jim Messina, anche se la tecnologia manipolatoria era quella di Facebook. Sarà mica che lo scandalo sia scoppiato perché in questo caso il guru è un “rep” come Steve Bannon e non un “dem” come Jim Messina? E che “l’utilizzatore finale” sia il buzzurro Donald Trump e non l’eleganteBarack Obama ?”.
R.R.
https://uploads.disquscdn.c...

Dr. Freudstein

Ogni scusa è buona pur di diffamare e screditare Trump, prima erano stati gli haker, poi i troll russi, poi le fake news, adesso cambridge analytica. Muller non ha trovato niente e oggi si è scoperto che indaga sulla ex pornostar in cerca della gloria perduta.
Trump ha vinto perché è ciò di cui hanno bisogno gli americani dopo anni di nullismo totoale.
Brexit ha vinto perché un britannico non può sopportare l’idea di vivere in una democrazia castrata sotto controllo di commissari stranieri, sconosciuti e spesso ostili.
Le vittorie di Trump e brexit sono state un atto di onestà e dignità nazionale.

Tutte queste fake news, create dagli stessi giornaloni autorevoli che accusano altri di diffondere notizie false, hanno tolto ogni credibilità ai media: un sondaggio della Monmouth University ha rivelato che la convinzione che i maggiori media diffondano fake news è cresciuta in un anno sia tra i repubblicani (dal 79 per cento all’89 per cento), sia tra gli “indipendenti” (dal 66 per cento all’82 per cento), sia tra i democratici (dal 43 per cento al 61 per cento).
L'ultimo sondaggio dell'istituto Rasmussen da Trump al 51% di consenso e il sondaggio Gallup vede i repubblicani primi in 39 stati su 50, magari adesso daranno la colpa a Topo Gigio o Topolino.

Dr. Freudstein

Fino al 2014 facebook permetteva regolarmente di ottenere tutti i dati degli "amici", ovviamente ignari.

matteventu

É diverso.
Dicono di non aver prelevato loro dati da Facebook, ma di aver usato dati che Facebook gli ha venduto.

PassPar2

Ho dei dubbi, dipende come li hanno raccolti. Ad esempio tizio mi dice che va a mignott il giovedì, e mi dice anche che il giovedì è in macchina con caio, anche se caio non mi ha autorizzato a sapere che va a mignott, è lecito per me dedurre che anche caio ci va ( e quindi mandare a caio post di politici pro-mignott).

M3r71n0

Sbagliato accusare CA... è da valutare ancora. Meglio aspettare i risultati delle indagini.
All'epoca si parlava di pubblicità mirata su dati sensibili atta a scatenare paure e ansie. (es. Tizio ha avuto o ha un Tumore? CA proponeva a quel tizio pubblicità, anche fake, nel quale si dice che il candidato opposto, se eletto, bloccherà i finanziamenti alla ricerca sul cancro). Si racconta ancora che, sempre CA, abbia addirittura usato escort per adescare tizi importanti che già bazzicavano in quell'ambiente, per poi ricattarli.

ps.: Ripeto, sono notizie prese su internet, quindi possono anche essere tutte false. Bisognerebbe solo attendere la fine dell'indagine evitando di giudicare su quando sappiamo ora.

DeeoK

Quello che chiedi non solo non è banale ma pure parziale.
Il candidato cerca sempre il favore del pubblico, i BigData semplicemente lo fanno meglio.
L'elettorato andrebbe istruito perché a tutelarlo l'unico risultato ottenibile è quello di renderlo ancora più pigro.
Inoltre come lo tuteli? Impedisci banner politici? Censuri i contenuti politici? Lo fai solo sui social oppure ovunque? E la tv?

Giusto regolamentare l'accesso ai dati, sbagliato accusare CA e chi per lei di aver alterato i risultati quasi fossero brogli.

Maurizio Mugelli

e' un limite dell'elettorato solo nel senso che l'elettorato e' umano e quindi con tutti i ben studiati meccanismi psicologici umani.
e' un limite del processo democratico e servono dei meccanismi che tutelino gli elettori dagli abusi, non puoi dire "ok, cambiamo la natura umana cosi' che i meccanismi della pubblicita' e della suggestione di massa non funzionino piu'".

Peppol

Ma seriamente ti mandano la notifica? Ma tanto anche gli altri profili li vendono

DeeoK

Diciamo che da come la stanno mettendo sembra che CA abbia costretto le persone a votare Trump.
In realtà grazie ai BigData macchine del fango e propaganda sono diventate solo molto più efficaci ma sono comunque strumenti usati da sempre per le elezioni. Il problema in tutti questi casi è semplicemente l'elettorato, non i BigData.

Yellowt

"ma sottolinea anche di non aver usato i dati in questione:
al contrario, afferma di aver attinto ai database del Comitato
Repubblicano, al pubblico dominio, alle proprie ricerche indipendenti
(con consenso informato) e a dati acquistati regolarmente da altre
aziende."

Quindi non ha usato i dati in questione ma ha usato dati comprati da aziende ( tra cui ovviamente facebook). Sono riusciti a contraddirsi nella stessa frase.
Ah, la semantica...

gioboni

Il nodo della questione è hanno creato dei profili sulla base di informazioni che non avrebbero dovuto avere: se si fossero limitati agli utenti che avevano dato il consenso tramite l'autenticazione con le credenziali di fb nessuno avrebbe avuto nulla da dire, invece hanno raccolto dati anche sui loro contatti (pratica un tempo permessa da fb alle applicazioni esterne ma ora bloccata) e questa è una violazioni della privacy.
Detto questo, bisognerebbe soffermarsi un attimo a chiedersi se tutto il clamore mediatico è proporzionale alla reale portata del "danno": personalmente, per quanto sia innegabile che il "furto" di dati sia stato ingente, ritengo che il caso stia subendo una strumentalizzazione eccessiva in un periodo in cui fa decisamente comodo poter puntare il dito contro qualche "oscuro burattinaio" per imputare colpe probabilmente inesistenti.
Comunque è giusto che gli organi preposti effettuino le opportune indagini.

DeeoK

Non ha usato i dati...
Li ha comprati per collezionismo?

Andre

esatto... usare o no facebook cambia poco, qui c'è un bell'articolo sulla questione generale:
https : // motherboard . vice . com/it/article/bjpx3w/chi-sono-i-data-broker-siti-raccolgono-e-vendono-informazioni-personali

giusto per capire da dove prendono i dati una sezione dell'articolo dice:
"I data broker raccolgono informazioni dai registri pubblici, come quelli di catasto, tribunali, motorizzazione, censimento, registri di nascite, matrimoni, o divorzi, delle licenze di professione, dai registri di voto, istanze di fallimento, etc.

Possono anche comprarle da fonti commerciali, estrapolare lo storico degli acquisti (insieme a date, somme, metodi di pagamento, carte fedeltà, coupon usati, etc), oltre alle registrazioni delle garanzie richieste ai venditori.

Inoltre sfruttano i siti di social media, l'attività di browsing, le app di quiz, i report mediatici, siti e altre fonti disponibili pubblicamente. E, ovviamente, scambiano informazioni tra di loro e le mescolano."

PassPar2

Non ho ancora capito che c'è di male in quello che ha fatto : ha estrapolato ipotesi su intenzioni e personalità delle persone in base ai movimenti pubblici del profilo. È come dire che è vietato farsi un idea di una persona in base a come si veste e cosa dice.

momentarybliss

Giustamente le scuse pubbliche potrebbero essere un nuovo tentativo di manipolazione dell'utenza, quindi è giusto che a questo punto il dibattito prosegua nei tribunali

deepdark

Bisogna agire a livello di leggi. E per fortuna che erano i russi quelli che interferivano nelle elezioni altrui.

Vash

io non uso fb e quindi non sono toccato dal fenomeno in se, comunque basta usare google o windows ed è la stessa menata di dati che usano come piu li pare e piace, quetsto vale su tutto, dalle banche alla lavanderia sotto casa... una regolamentatina ci vuole, meglio se a fare da apripista sia qualche legnata alle gengive ai piu' grossi

E K

Ricordo che al tempo avevo paura che la LePen e Salvini si facessero aiutare dall'azienda, poi per fortuna non hanno voluto pagare il prezzo e si é visto com'é andata.

Vash

la prima prova che centrano con la brexit&balle varie è proprio il fatto che neghino anche le evidenze.. ormai hanno perso faccia reputazione e clientele..

E K

"Cambridge Analytica dice inoltre di non aver lavorato in alcun modo su Brexit"

La prima volta che lessi il nome della societá era sul Bild di Giugno 2016, ed era legato alla brexit, nell'articolo (intervista al creatore del software usato poi dalla CA) si faceva forte allarmismo su come i bigdata elaborabili dalla societá permettevano una profilazione pressoché perfetta degli utenti e conseguente induviduazione esfruttamento dei temi caldi a favore del partito pagante, sempre nell'articolo scrivevano che l'ufficio stampa di Trump li aveva contattati e stava concordando una collaborazione.

Vash

buttarli ai lavori forzati tutti quanti per 5 anni no?

No Replay

Non ce ne frega un amato caxxo! Siete tutti innocenti!! Datevi l'assoluzione e non ci rompete più le scatole con queste str0nzate.

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