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UE: Facebook, Google e Twitter devono fare di più per i consumatori

15 Febbraio 2018 0

Facebook, Google e Twitter nuovamente nel mirino della Commissione Europea, che invita le tre aziende ad allinearsi con maggior efficacia alle normative europee a tutela dei consumatori. I vertici dell'Unione Europea e le autorità europee che difendono gli interessi di consumatori hanno sottolineato che i tre colossi del settore hi-tech sono stati in grado di chiarire solo in parte i timori di non fare abbastanza in relazione agli obblighi di informazione degli utenti sui contenuti rimossi o sulla cessazione degli account.

Per il momento, il nuovo intervento della UE non si è tradotto in vere e proprie sanzioni, ma tale possibilità non è da escludere se gli obblighi non verranno rispettati. Su un punto Vera Jourova, Commissario Europeo per la Giustizia è chiara: l'uso delle reti social come piattaforme commerciali e pubblicitarie va incontro alle stesse regole previste per i fornitori di tali servizi che operano offline.

Le regole europee per i consumatori dovrebbero essere rispettate e se le aziende non si adegueranno, andranno incontro a sanzioni. Alcune aziende stanno rendendo le loro piattaforme più sicure per i consumatori, tuttavia, è inaccettabile che ciò non sia ancora stato completato e che ci voglia così tanto tempo.

Mentre Google non ha commentato il nuovo intervento della UE, un portavoce di Facebook ha risposto preannunciando un ulteriore potenziamento degli strumenti per informare in maniera più trasparente l'utente finale:

Da tempo disponiamo di strumenti per informare le persone sulle rimozioni dei contenuti e intendiamo ampliare questi strumenti entro la fine dell'anno.

La Commissione Europea ha confermato che le tre aziende hanno accettato di modificare alcuni termini della disciplina che limita la loro responsabilità e rende più difficoltosa la scelta del consumatore di recedere dal contratto concluso online, costringendo gli utenti europei a chiedere tutela in California, luogo in cui le tre aziende hanno sede, piuttosto che nel proprio Paese.

Altra concessione è stata effettuata dalle tre aziende per quanto riguarda la modifica dei termini che esclude la responsabilità delle società dall'obbligo di identificare e i contenuti commerciali e sponsorizzati. Promesse di Facebook, Google e Twitter che dovranno essere tradotte in pratica, e sul punto vigileranno le autorità nazionali.


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