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Merged Reality: cosa ne pensano gli italiani? | Indagine Ericsson

02 Novembre 2017 3

Cosa si aspettano i consumatori dalla Realtà Virtuale e dalla Realtà Aumentata? Come possono essere integrate con la “vera” realtà, ovvero con il mondo fisico? Sono, queste, alcune delle domande a cui ha cercato di dare una risposta Merged Reality, uno studio condotto dal ConsumerLab di Ericsson in cui sono stati analizzati i dati raccolti in otto diversi Paesi: USA, Francia, Spagna, Germania, UK, Italia, Giappone e Corea del Sud. Nello specifico, l’indagine cerca di capire il comportamento dei cosiddetti early adopter e di coloro che intendono acquistare un visore VR nel prossimo futuro.


Per quanto riguarda il nostro Paese (il campione è composto da 1150 possessori di smartphone a conoscenza della VR con età tra i 15 e i 69 anni), 6 consumatori su 10 sono convinti che le realtà virtuale e aumentata modificheranno il nostro modo di vivere in sei specifici ambiti: media, formazione, lavoro, interazioni sociali, turismo e retail. Tuttavia, affinché ciò si realizzi manca ancora un tassello essenziale: il 5G.

“Ericsson sta guidando lo sviluppo della tecnologia 5G grazie alle partnership siglate con 36 operatori in tutto il mondo e ad ingenti investimenti in ricerca e sviluppo”, spiega Federico Rigoni, AD di Ericsson Italia. “Recentemente con Verizon abbiamo dimostrato come sia possibile guidare un’auto da corsa, oscurandone i vetri, proprio grazie al 5G e a visori VR 4K. In Italia abbiamo 650 ricercatori distribuiti su Genova, Pisa e Pagani, che stanno creando le basi per quella che si prospetta essere una tecnologia che nel prossimo futuro porterà incredibili benefici sia per le persone che per le industrie. Il lavoro dei nostri ricercatori è inoltre funzionale al programma “5G for Italy”, lanciato nel 2016 insieme a TIM, con stiamo creando un ecosistema di partner per sperimentare casi di utilizzo della nuova tecnologia. Ad ottobre abbiamo inoltre lanciato la nuova edizione del Programma EGO, aprendo le porte a quelle startup che vorranno avvicinarsi da pioniere al 5G”.

Schermi virtuali per l’accesso ai contenuti multimediali: il 54% degli early adopters italiani crede che il virtual screen sostituirà lo smartphone, percentuale che scende (di poco) se si parla di sale cinematografiche (48%) e TV HD (47%). Il prossimo passaggio ai virtual screen viene ritenuto possibile anche da coloro che non hanno ancora un visore VR ma che intendono acquistarlo in futuro: il 47% crede che gli schermi virtuali sostituiranno i cinema, il 44% i monitor, PC e portatili, il 42% i TV HD.


Il 36% degli early adopters italiani fa già uso di dispositivi VR per accedere ai video, mentre uno su quattro lo utilizza per giocare e il 22% per socializzare con altri utenti. Curioso vedere come più della metà degli intervistati ritenga che entro tre anni sarà possibile partecipare a concerti ed eventi semplicemente indossando un visore VR.

Non c’è solamente l’accesso ai contenuti multimediali nel mondo della realtà virtuale e di quella aumentata: ad essere coinvolti nell’innovazione saranno anche settori come l’istruzione e il turismo. Non solo vi saranno spazi virtuali nelle aule scolastiche, ma si potranno anche esplorare (da soli o in gruppo - virtuale, ovviamente) i luoghi più belli del pianeta direttamente da casa propria sfruttando mappe ricche di informazioni in Realtà Aumentata.


Lo step successivo riguarderà la Merged Reality, ovvero il mix tra la realtà aumentata e quella virtuale: poco meno della metà degli italiani crede che entrambe saranno accessibili da un unico dispositivo. In particolare, la fiducia verso l’AR è in crescita: pochi ritengono che questa resterà un fenomeno di nicchia. Per contro, la VR potrebbe essere limitata dagli elevati costi dei dispositivi e dalla difficoltà a spostarsi a causa del visore da indossare. Tuttavia, l’imminente disponibilità della tecnologia 5G potrebbe favorire - non poco - la mobilità degli utenti: il 37% degli italiani intervistati ritiene che il 5G aiuterà ad avere una rete stabile e veloce, il 33% crede che la maggiore risoluzione ottenibile tramite il 5G favorito una migliore esperienza nella fruizione dei video, il 29% pensa che la nuova tecnologia permetterà di contenere il consumo delle batterie.


Di seguito vi riportiamo le slide che mostrano i principali risultati dell’indagine nel contesto italiano. Ricordiamo che l’intero studio ha coinvolto 9200 consumatori contattati online e dall’età compresa tra i 15 e i 69 anni.


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Commenti

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Solaris

Più che altro sembra un grosso spot per il 5G di TIM

ghost

Purtroppo su 1150 persone 1000 persone hanno risposto "eh? cos'è?" e quindi il dato è un grezzo

Midnight

"il campione è composto da 1150 possessori di smartphone a conoscenza della VR con età tra i 15 e i 69 anni" praticamente il 10% della popolazione...

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