03 Dicembre 2020
A causa dei violentissimi uragani, circa l'83 per cento dei ripetitori cellulari di Porto Rico è tuttora fuori servizio. Ciò significa che la stragrande maggioranza della popolazione (si parla di circa 3,5 milioni di persone) non ha accesso a internet; e se rispetto alla mancanza di cibo, acqua e servizi sanitari può sembrare un plus secondario, potrebbe invece risultare preziosa per aiutare il coordinamento dei soccorsi e permettere alle persone di contattare famiglie e amici.
Il team di Project Loon, la divisione dei laboratori Google X che sviluppa i ripetitori cellulari montati su palloni aerostatici, ha detto subito che si sarebbe adoperata per intervenire. Grazie all'autorizzazione straordinaria della FCC, arrivata nel corso del weekend, i palloni sono pronti a mettersi in volo. È operativa dal 6 ottobre, e lo resterà fino all'inizio di aprile 2018.
The #ProjectLoon team at X is exploring if it’s possible to bring emergency connectivity to Puerto Rico: https://t.co/atroBWeTGv
— The Team at X (@Theteamatx) 29 settembre 2017
C'è ancora una questione importante da risolvere, però: i palloni aerostatici di Google non sono del tutto indipendenti. Serve la collaborazione di un operatore di rete presente sul territorio interessato (succedesse in Italia, potrebbe trattarsi di Vodafone o TIM, per esempio). Le trattative sono ancora in corso e, osserva il team, stanno progredendo positivamente.
Commenti
Se non sbaglio musk stoccherà elettricità in batterie a Portorico post uragano.
Ma il progetto non era stato abbandonato?
A Puerto Rico dovevano iniziare il programma pilota di Project ARA...
“Porto Rico”...
ci avevo letto una bestemmia...
Ai Loon preferisco Loom.
;-)