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Server al fresco nel datacenter più grande del mondo che sorgerà in Norvegia

16 Agosto 2017 9

Energia a basso costo, basse temperature, umidità ottimale e tanta, tanta acqua a disposizione. Sono queste le condizioni ottimali che hanno convinto l’azienda norvegese/statunitense Kolos ad investire diversi milioni di dollari per la realizzazione del più grande datacenter del mondo a Ballangen, località della Norvegia situata a nord del Circolo Polare Artico e non troppo lontana dalla sede del datacenter di Facebook di Luleå in Svezia.

La presenza nella zona di fonti energetiche rinnovabili (oltre all’idroelettrico vi sono anche impianti eolici) e di diversi chilometri di cavi in fibra ottica posati lungo la ferrovia che trasporta ferro in Svezia non fanno altro che contribuire a limitare i costi per la gestione e il funzionamento del futuro datacenter, i cui server potranno mantenere una temperatura ottimale grazie alla fresca temperatura esterna. In caso di necessità, comunque, potrà essere utilizzata l’acqua come ulteriore fonte di raffreddamento.


Il progetto ha già ricevuto un cospicuo finanziamento, e diverse banche americane sono pronte a colmare il gap che ancora manca per l’inizio dei lavori. La sede utilizzerà inizialmente 70MW di potenza, ma una sua espansione nel corso dei prossimi 10 anni la porterà a richiedere fino a 1000MW. Una volta completato, il datacenter avrà una dimensione di 600 mila metri quadri e sarà alto quattro piani, costruzione decisamente più grande rispetto all’attuale datacenter più grande del mondo situato a Langfang in Cina e (di poco) più piccolo rispetto ad un nuovo centro dati in costruzione in Nevada.

"È letteralmente il più basso costo energetico in Europa - e il 100% dell’energia è rinnovabile su una delle grid più stabili del mondo", ha spiegato il co-CEO di Kolos Mark Robinson durante un’intervista al media britannico BBC. “"È in una regione del pianeta che è naturalmente fresca e ha un'umidità ottimale, in modo da poter mantenere i server freschi senza doverli artificialmente rinfrescarli”.

Anche la ricaduta lavorativa sarà importante: si prevedono infatti dai 2 ai 3 mila nuovi posti di lavoro, con un indotto di 10-15 mila posti. In più, la presenza di un’università nelle vicinanze consentirà all’azienda di instaurare collaborazioni e di assumere gli studenti più meritevoli.

Il nuovo datacenter di Kolos ha già ricevuto l’ok da parte dei cinque sindaci delle città vicine e del ministro dell’ambiente norvegese.


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Commenti

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Signor Citrus

Ma l'impatto ambientale l'hanno calcolato?
Qui non ne parla. Dire che utilizza energia rinnovabile non basta.
E poi, non conviene concentrare tutto in una zona, è controproducente a lungo termine.

Paul Corneille

Gli studenti più meritevoli di un'università norvegese non vanno di sicuro a lavorare in un data center grande o piccolo.chr sia.
Ma chi state prendendo per i fondelli???
Di affermazioni ilaranti ce ne sono.molte ma questa è la vincitrice della settimana.

tunde odjo

Ciao per tutti i vostri soldi prestito o prrogetto di finanziamento esigenze si prega di contattare questa signora che mi ha aiutato anche senza carica in anticipo qui ci sono mail silvia19manecchi75@gmail.com

Jarman

Quando andiamo in Norvegia?
Non per i server, ma per le ragazze <3

matteventu

Equinix AM3 invece con il calore prodotto dal datacenter riscalda l'Università di Amsterdam :)

Aster

La Svezia e Danimarca hanno fatto scuola

Eugenio1900

Va tranquillo che la sua influenza col clima è trascurabilissima, soprattutto a differenza dei metodi di raffreddamento tradizionali

camillo777

Farà sciogliere i ghiacci

Giardiniere Willy

Un paradiso. Costo del sistema di raffreddamento: 0. Appena di surriscalda apri la finestra e il thermal throttling non è più tuo nemico

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