07 Novembre 2017
La Commissione Europea ha annunciato di voler regolamentare il rapporto tra i detentori dei grandi store di app, come Apple e Google, e gli sviluppatori che realizzano applicazioni pubblicate al loro interno.
Nello specifico, scopo della Commissione, la quale si pone l'obiettivo di creare una legislazione da applicare a tutto il settore, è evitare che si possano creare disparità di trattamento tra sviluppatori interni e di app di terze parti. Il caso emblematico è quello di Spotify e Deezer, letteralmente schiacciati dalla concorrenza dei servizi Apple Music e Play Music. In questo caso non si tratta di una normale competizione, dal momento che i detentori degli store possono anche agire sugli algoritmi di indicizzazione e sulle politiche della privacy, in modo da limitare la visibilità o ridurre le funzionalità a disposizione dei concorrenti.
L'obiettivo è quindi quello di allentare la stretta mortale dei proprietari degli store e lo strapotere con cui possono promuovere i propri servizi a discapito di quelli concorrenti. La Commissione mira a creare strumenti normativi che consentano di introdurre un trattamento equo per tutte le parti, siano esse interne alle società o di terze parti, in modo da evitare il ricorso ai tribunali e sentenze con pareri contrastanti.
Ovviamente entrambe le parti hanno già reso pubbliche le proprie reazioni all'annuncio della Commissione e, come lecito attendersi, queste sono diametralmente opposte. Da un lato troviamo i rappresentanti delle case discografiche indipendenti, i quali lodano l'iniziativa che potrebbe porre fine allo squilibrio di poteri che ha portato alla distorsione del mercato, mentre dall'altro i rappresentati di Google e Apple che vedono questi provvedimenti come un passo indietro rispetto alle politiche progressiste. Abbiamo poi una terza posizione, ovvero quella dei lobbisti della CCIA Europe, i quali preferirebbero che la Commissione valutasse la questione caso per caso, senza introdurre una regolamentazione universale.
Non ci si aspetta certo che la Commissione Europea torni sui suoi passi, tuttavia la sfida che le si para davanti non è certo cosa da poco. Come per ogni settore, riuscire a trovare regolamenti che proteggano la parte debole, senza capovolgere gli equilibri del mercato, non è sicuramente semplice e il legislatore avrà il suo da fare per rendere inattaccabile ed efficace la normativa prodotta.
Commenti
Anche noi ne beneficiamo però solo come consumatori e non anche come imprenditori dato che, a differenza degli americani, non siamo riusciti a salvare nessun marchio europeo.
Su Apple store cercando "music" mi da Apple Music al primo posto, Spotify Music al settimo.
Oltre a questo Apple può far pagare meno il servizio dato che non devono pagarsi una percentuale :-)
E giustissimo quello che dici tu, dove non arrivano le persone dovrebbero appunto arrivare i politici...
A onor del vero esistevano app store anche prima, per windows mobile, la differenza è che non erano preinstallati nel dispositivo. Per quanto riguarda la decadenza dell'impero americano non lo so, USA e Cina sono complementari, da una parte l'ingegnerizzazione dall'altra la produzione, credo che questo modello possa durare ancora per molti anni e portare beneficio per entrambi (purtroppo solo per loro)
Apple ha inventato con lo store un nuovo modello di business, imitato da google, che ha impedito finora la decadenza dell'impero americano nonostante il trasferimento in asia dell'industria elettronica.
Anche perché è un business in continua crescita a livello mondiale, che comprende tutti gli utenti di tutti i produttori, come lo streaming video o i social network
Ho provato a cercare anche io e non ci sono grafici. Mi pare strano che a metà anno ormai nessuno abbia stilato una classifica per utenti e anche per utenti paganti.
Giusta la tua osservazione, alla gente piace uniformarsi, è normale, è alla base del comportamento umano uniformarsi alla maggioranza perché da sicurezza, spetta però al potere politico evitare che questa tendenza generi monopoli.
Ok, mi dispiace sentire questo. Essendo a capo di un reparto aziendale che si occupa di tecnologia anche se non mi tocca di persona capisco che queste cose sono davvero pessime per sviluppatori e aziende (in generale). Certo è che dovrebbero stilare paletti più restrittivi; se non ricordo male Steam permette rimborso entro "tot" ore di sessione di gioco (una cosa del genere andrebbe fatta anche su mobile, indipendentemente dal tipo di App e sempre che su Steam noni possa aggirare anche questa condizione)
Io ho trovato solo quel grafico del 2017, gli altri sono tutti del 2016 o precedenti.
Si vede che non avevano dati aggiornati del 2017 di Pandora, Amazon e Gplay Music e le hanno messe in Other
Il problema non riguarda solo l'Italia e gli italiani, che nell'ambito evasivo se dovessimo stilare una classifica sono i primi a livello NO mondiale ma galattico, riguarda molti stati europei che un po' per colpa loro e un po' colpa queste aziende han lasciato correre.
Ecco finalmente svelato l'arcano mistero, quello dell'odio profondo di C#Dev verso apple...
La brutta azienda cattiva tratta male il nostro amicone!!!
Caio, ma cosa spari ? leggiti qui: http:// www .reuters. com/article/us-pandora-media-pandoraplus-idUSKCN11L1HZ
Prima di tutto si chiama Pandora Plus il PRIMO servizio di Pandora a pagamento, nasce nel settembre 2016 e sostituisce Pandora One che esisteva dal 2009 (e non dal 2017 come dici tu, perché quello che tu citi è la versione riadattata per contrastare Spotify e Apple). Che poi non abbia tutte le funzioni che ha Spotify e Apple d'accordo, si paga infatti 4,99$. Però come dici tu, si parla di utenti paganti?! E allora inseriamo anche questi dati. Mi fa ridere questo grafico perché inserisce Tidal, mentre Pandora, Google (che ha circa il 5%) Groove e persino Amazon Prime Music hanno una percentuale più alta. Ma per favore siamo seri una buona volta.
Ti inserisco il grafico preso da Pandora, qui noti le due sostanziali (e minimali) differenze tra i due abbonamenti.
https://uploads.disquscdn.c...
"Altri semplicemente si adattano all'app che hanno."
eh si poi però ci rimettiamo pure noi...
e comunque saranno anche pigri ma l'app di fb la usano 25 ore al giorno...
purtroppo si...
anche se forse il singolo stato può/potrebbe impedire la vendita ai beni venduti da quelle società (ma anche se fosse possibile non sarebbe da fare perché il potere del singolo stato contro una di quelle società è nullo)
certo se fatto a livello europeo è un'altra cosa
non è limitato, è sol pigro, se si trova qualcosa che funziona usa quella e fine... Non ha senso sbattersi per fare delle ricerche e magari scoprire che non c'è di meglio.
Ognuno ha le sue passioni ed i suoi interessi, a noi piace provare nuove app e cercare quella che più si adatta a noi... Altri semplicemente si adattano all'app che hanno.
è un problema europeo... il singolo stato può farci veramente poco.
la colpa non è di queste società (a cui si aggiungono anche microsoft,ebay,starbucks, cocacola ecc), ma i nostri carissimi politici che permettono da anni a quelle società di pagare due cocomeri di tasse (si ok adesso fanno i fi ghi perché sono riusciti a farsi dare due soldi da apple e google, ma ormai non si contano più i soldi persi
Pandora Premium è nato il 17 Aprile 2017, quindi ha pochissimi utenti e pochi mesi fa non ne aveva nemmeno uno
Qui stiamo parlando di sottoscrizioni paganti
Purtoppo lo so per certo, per ottenere rimborso dopo 14gg la procedura è solo leggermente più macchinosa ma il risultato è lo stesso.
E anche di Deezer e Napster sinceramente, è un po' farlocco. Forse vuole mettere in mostra solo Spotify e Apple Music.
Il problema non sono tanto apple o google che spingono sui loro servizi ma la totale incapacità degli utenti.
L'utente medio vede gpm o applemusic installato sul telefono ed usa quello (senza nemmeno considerare possano esistere alternative)
Io stesso quando dico a qualcuno che uso client di terze parti per reddit/fb/Ig vengo guardato come se fossi un alieno.
La commissione europea può far ben poco, alla gente piace uniformarsi, non cambierebbe nulla nemmeno se per assurdo google togliesse gpm e installasse di default solo spotify
Esattamente come le accuse che ogni tanto girano contro google per posizione dominante (come motore di ricerca), nessuno è obbligato ad usarlo, ci sono yahoo,bing,startpage, duckduckgo...ma tanto l'utente medio è talmente limitato da non riuscire ad immaginare che esistano alternative ai motori di ricerca (o alle app musicali)
Ah chiedo scusa, forse mi son perso qualcosa, anche perché non ho mai chiesto un rimborso finora. Però mi sembra strano, perché quando acquisto da App Store di Apple subito insieme alla fattura mi arriva una mail con scritto che ho tempo fino a 14 giorni per decidere di chiedere il rimborso se non sono soddisfatto, dopodiché non posso più. (Quello del rimborso + spese l'avevo sentito e lo trovato inaccettabile per uno sviluppatore)
Infatti dubito che Pandora abbia meno utenti di Tidal (.....)
Eh mi sa che non sei aggiornato... non c'è più limite di tempo, i 14 gg sono solo un proforma, in realtà otterrai rimborso anche dopo 6 mesi, l'unica differenza è il modo in cui vengono riaccreditati i soldi, ti faccio notare che gli store (per il PS lo so per certo) ora accollano allo sviluppatore anche le spese di trasferimento, per un'app venduta 6 mesi fa (e utilizzata dall'utente) tu sviluppatore potresti addirittura perderci (rimborso totale + spese trasferimento), assurdo.
questo grafico NON mostra Pandora (primo in USA) e nemmeno Google Play Music e Groove Music. O non ha tutti i dati oppure dovrebbe riferirli in modo più accurato.
in realtà hai diritto a rimborso entro 14 giorni.
fategli le coccole.
No, quello che andrebbe regolamentato davvero è la politica dei resi, ormai è tutto a carico dello sviluppatore (glis tore non chiedono nemmeno l'ok allo sviluppatore, rimborsano e basta) e non c'è più nessun limite di tempo per gli utenti per ottenere rimborsi. Bella mossa degli store per farsi buona pubblicità e incul4re i loro affiliati. Così non va, anche dopo mesi uno sviluppatore si vede sottrare i guadagni dopo che la sua app/gioco è stata sfruttata a dovere, nessuno dovrebbe lavorare gratis...
Il caso emblematico è quello di Spotify e Deezer, letteralmente schiacciati dalla concorrenza dei servizi Apple Music e Play Music.
Mah, non so su Apple Store, ma ho appena cercato "music" su Play Store e Spotify è al 5° posto e Apple Music al 9°, entrambe prima di Play Music che è al 10°
Mi pare un'accusa un po' infondata... ma comunque bene che ci siano delle regole.
:(
Povere mitiche, già queste mitiche evasori devono pagare le tasse in Europa.
La monopolista Spotify che detta legge
https://uploads.disquscdn.c...
Povere mitiche amiche Apple e Google.. Già hanno pochi profitti per conto loro :(