11 Luglio 2016
L’italiana inVRsion ha implementato una innovativa tecnica di “eye-tracking” all’interno del simulatore di spazi retail in realtà virtuale ShelfZone Research per lo studio in tempo reale del comportamento dei consumatori. I movimenti della pupilla vengono proiettati su diversi elementi all’interno dello spazio retail simulato, come ad esempio scaffali, prodotti e segnaletiche, in modo tale da interpretare esattamente ciò che il consumatore sta guardando.
La tecnica di “eye-tracking” è stata sviluppata in collaborazione con la tedesca SensoMotoric Instruments e consentirà presto di migliorare non solo i punti vendita, ma anche i prodotti stessi. Per di più, tramite questo esperimento tecnologico inVision è in grado di raccogliere informazioni su ciò che sarà in futuro il “classico” consumatore di VR-commerce, individuandone le caratteristiche principali e le peculiarità.
Razionalità ed impulsività vanno così ad integrarsi nella “shopping experience” virtuale, combinando il commercio elettronico con il desiderio di acquistare un determinato prodotto. Forrester, Nomura e Golden Sachs hanno ammesso che la realtà virtuale sarà un fenomeno di massa entro il 2020, con 52 milioni di prodotti top di gamma venduti negli Stati Uniti.
Shelfzone di inVRsion è stata annunciata lo scorso mese di maggio e combina i campi applicativi Research, Trade e Commerce, offrendo nuovi orizzonti per tutti coloro che operano nel campo del retail. inVRsion ha dichiarato che ShelfZone Research sarà reso disponibile entro la fine del 2016.
“La realtà virtuale è una tecnologia che come nessun’altra è in grado di restituire in un contesto digitale ‘misurabile’, sensazioni proprie di un contesto reale. La mission di inVRsion è quella di spingere al massimo - attraverso costanti investimenti in ricerca - la qualità della simulazione e degli strumenti di misurazione dei comportamenti del consumatore nella realtà virtuale”, ha spiegato Matteo Esposito, CEO di inVRsion. “A breve, anche grazie a progetti come Google Daydream, centinaia di milioni di smartphone saranno VR ready e sarà per tutti noi normale frequentare negozi, musei e spazi pubblici attraverso la realtà virtuale”.
Commenti
Immagino.
Persino per il layout di una interfaccia grafica o una pagina web si struttura in base a concetti estrapolati a studi simili da anni.
La notizia è sullo strumento usato infatti.
Un pò di hype per il visore.
Epica XD !
Per quel che ne so io, in passato hanno fatto esperimenti x capire come influenzare i consumatori ad acquistare quello che volevano loro.
Ad esempio mi ricordo quello che fecero in una esposizione di vini e liquori.
In quel caso notarono che i clienti venivano "manipolati" in base alla musica che facevano suonare nel locale.
Della serie, serata con musica irlandese e la gente comprava birre e liquori irlandesi;
Serata tedesca, birre e liquori tedeschi ecc ecc ecc ma ce ne sono altre
Dimmi che non ci sono telecamere nascoste tra gli scaffali che studiano il comportamento di chi fa la spesa... :D
Nulla di cui stupirsi... ma pokemon go è anche peggio...
Ormai non si può nemmeno più fare una scorreggia che subito te l'analizzano per vedere cosa ti piace mangiare
Se ti va, mi diresti qualcosa di più? Principalmente quali studi e quali settori lavorativi?
Da un po' mi interessano queste cose, tipo il percorso di Donald Norman tra ingegneria e psicologia. Grazie
Poi passa la gnocca e l' eye-tracking viene perculato malamente.....
Scusatemi,io sono del settore e questi studi li conosciamo da anni.semmai è cambiato solo lo strumento con cui vengono analizzati.
Diciamo che migliorera' le vendite piu' che dei prodotti suvvia......Sempre piu' grande fratello.
E poi lo provò Marotta e mandò a quel paese l'algoritmo