10 Luglio 2017
Come anticipato a inizio mese, Jolla ha confermato tramite un comunicato ufficiale la chiusura definitiva del progetto di realizzazione del tablet inizialmente finanziato tramite crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo.
L’azienda finlandese ammette di aver incontrato inaspettati problemi relativi all’approvvigionamento di componenti del dispositivo ed alla qualità del display, ostacoli che non sono stati superati neppure dopo la consegna delle prime 121 unità di prodotto avvenuta lo scorso ottobre.
I ritardi hanno poi causato un incremento dei costi, e ciò ha portato l’azienda a un punto di non ritorno, sfociato nella decisione di chiudere il progetto.
“Ciò che ci ha reso maggiormente nervosi nel corso degli ultimi mesi è stato il fatto che abbiamo creato del dispiacere ai nostri supporter del progetto Jolla Tablet. Un conto è affrontare le sfide interne, ma quando queste riguardano così direttamente la nostra cara comunità, la situazione diventa quasi insopportabile”, ha affermato Antti Saarnio, Co-fouder e Chariman di Jolla.
La situazione è compromessa, in quanto i fornitori non hanno più a disposizione le componenti necessarie per la realizzazione del prodotto, e molti di questi non sono più disponibili a lavorare sul progetto.
Da qui la decisione da parte dello staff di Jolla di consegnare agli “early backers” di Indiegogo i pochi tablet disponibili a partire da febbraio (540 unità). Ma l’aspetto più sorprendente riguarda la decisione da parte dell’azienda di rimborsare coloro che hanno partecipato al crowdfunding e che non potranno ricevere lo Jolla Tablet. Le campagne di raccolta fondi non prevedono infatti l’obbligo di restituire il denaro ricevuto nel caso in cui il progetto fallisca. Andando controcorrente, Jolla non solo dimostra serietà e grande professionalità, ma conferma l'implicita volontà di tornare sul mercato una volta risolte le pendenze finanziarie mantenendo la credibilità nei confronti dei suoi sostenitori.
Jolla rimborserà non solo il costo del tablet, ma anche le spese di spedizione e tutti gli accessori acquistati. Metà del rimborso verrà effettuato nel corso del primo trimestre, mentre la seconda metà avverrà entro un anno.
Commenti
Si' e quanto ci vorra' perche' la smettano bi buttare tempo su salilfish os? Sono in gamba e' un peccato che non si concentrino su qualcosa di piu' concreto?
Tutto fumo e niente arrosto
Io la vedo così,per abbattere il duopolio servirà obbligatoriamente un nuovo so in grado di girare a dovere sui nuovi dispositivi.
Android e Ios hanno fatto il vuoto con il passaggio da feature phone a smartphone e cosi sara in futuro,almeno credo!
Quel "may" alla fine rende, di fatto, un rimborso, di parte o tutta la somma investita, tutt'altro che dovuto.
Aggiungo, mettere un forte ipotetico come "may" nelle clausole non ha assolutamente senso.
WebOS secondo me è stato il grande OS mancato, era davvero piacevole sia alla vista che nell'uso.
Un conto sono i sistemi operativi (Android ed iOS), un conto sono i device (smartphone, visori, ...).
I dispositivi che hai indicato richiedono comunque un sistema operativo e delle applicazioni.
Senza un "nuovo" soggetto in grado di catalizzare gli sviluppatori, è probabile che anche questi strumenti, si baseranno su fork di Android ed iOS.
tutto esatto, tranne il concetto di fondo perduto: la piattaforma stessa si impegna, in caso di fallimento, a farti avere una forma di risarcimento congrua all'investimento. quanto al fatto che il prodotto potrebbe vedere la luce o meno, rientra nel concetto stesso di crowdfunding ed è fisiologico che c'è un'alea legata alla possibilità di ottenerlo o meno.
la stessa alea non è legata alla perdita dei soldi investiti, in qualche modo devi rientrare: se non si raggiunge il quorum vengono rimborsati tutti gli investitori in automatico, se il quorum si raggiunge ma il progetto fallisce, ""If a Campaign Owner is unable to perform on any promise and/or commitment to Contributors, the Campaign Owner will work with the Contributors to reach a mutually satisfactory resolution, which may include the issuance of a refund of Contributions by the Campaign Owner". questo su indiegogo, come segnalato da mrsnurbs qui sotto. altre piattaforme hanno tutte formule simili.
Il punto è che su queste piattaforme di crowfunding tu non effettui una prenotazione su un prodotto in uscita ma finanzi un progetto e in più ti viene promesso che, se il progetto avrà successo, riceverai come bonus per averlo finanziato il prodotto al centro del progetto.
Che è una cosa nobile, basta essere consapevoli che non si sta effettuando un acquisto ma si sta finanziando, a fondo perduto, un'idea.
ragazzi ma che sono sti commenti. e' finito il progetto tablet non jolla e sailfish! l' os e' ancora in sviluppo e fra poco uscira il telefono di intex con sailfish os. E' FALLITO IL TABLET,NON L'AZIENDA O L' OS
Mai considerato MeeGo , ma se ci fosse uno ai livelli di iOS e Android come popolarità sarebbe un bene .
Basta crederci nelle cose visto che MeeGo Harmattan era meglio degli altri e l'hanno cestinato quando ancora era sostanzialmente una grossa beta, peccato.
Hud per esempio google glass e vr esempio oculus rift o Gear vr (quello che fa la pubbli di samsung)
sì d'accordo ma qualcosa dovrai dargliela, e deve essere qualcosa che soddisfi la controparte... essendo migliaia di sostenitori, il rimborso economico mi pare l'unica via percorribile per soddisfarli tutti, anche e soprattutto per non bruciare il brand. insomma, non la vedo affatto come una cosa sorprendente e degna di particolare nota e menzione, semmai sarebbe stato deprecabile un comportamento contrario.
comunque vabbè, poco male! :D
Facciamo un os meglio degli altri 12 , dopo un anno ci fu il tredicesimo os .
Eh beh lo dovrai anche dimostrare che sei fallito.
L'articolo in ogni caso non ha torto però poiché dice "Le campagne di raccolta fondi non prevedono infatti l’obbligo di restituire il denaro ricevuto nel caso in cui il progetto fallisca" e nel regolamento c'è scritto che puoi accordarti anche diversamente dal rimborso monetario.
esattamente, è proprio quello che sostenevo dall'inizio! :D
contestavo solo il fatto che l'articolo dica che hanno effettuato rimborsi nonostante non fossero obbligati a farlo, io ho ribattuto che le cose non stanno proprio così, 1) perché sarebbe contrario a qualunque legge e 2) inciterebbe chiunque a fare campagne promettendo ogni meraviglia per poi sparire senza alcuna conseguenza! :D
Ho messo anche Asiatico perché le aziende principali del settore la stanno.
Appunto che abbiamo Linux come base perché non fare qualcosa di serio com'erano Maemo e MeeGo Harmattan?
Un progetto comune guidato da aziende competenti come può essere Nokia.
"If a Campaign Owner is unable to perform on any promise and/or commitment to Contributors, the Campaign Owner will work with the Contributors to reach a mutually satisfactory resolution, which may include the issuance of a refund of Contributions by the Campaign Owner".
Ecco cosa dice IndieGoGo, a me non pare proprio che siamo nel Far West.
... si, che si forkerebbe immediatamente la sera stessa!
asiatico? Di asiatico negli OS non c'è niente, è tutto in mano alle multinazionali USA, si salva solo android che è open
basterebbe adottare una buona distro Linux per l'europa
il progetto è fallito perché non gli è stato possibile reperire i pezzi, ergo non li hanno comprati, ergo hanno i soldi. ovviamente una parte del denaro l'hanno perduta, ma sono affari loro.
se a te macellaio, che stai facendo una promozione sui quarti di bue, ordino un quarto di bue, pagandotelo, e alla data stabilita passo a ritirarlo e tu non ce l'hai perché il fornitore ha dato forfait, che fai, non me lo rimborsi? qualche spesa ce l'avrai avuta, promozione, telefonate al fornitore, magari ci hai anche mandato un camion... ma a me che me frega?!? :D
il crowdunding non è il far west, vi si applicano le leggi vigenti.
Si tratta di fallimento del progetto non è che ti hanno preso in giro e sono fuggiti con i tuoi soldi, se i soldi non li ho perché li ho spesi nel tentativo di farti avere il prodotto in che modo ti ho truffato visto che ci rimetto pure io?
Ah OK... Boh io alla fine quasi quasi preferirei ancora i cari vecchi pulsanti...
Alla luce di questo sfortunato capitombolo non sarebbe forse il caso di sedersi al tavolo e creare un OS comune per l'UE?
Non mi pare che manchino le menti né le idee, quand'è che l'Europa proverà a contrastare lo strapotere Americano e Asiatico?
il rimborso a chi ha pagato per avere il tablet e non l'ha ricevuto è tutt'altro che non obbligatorio. i sostenitori hanno sborsato 269 dollari + spese di spedizione per ottenere un tablet, se il tablet non viene spedito si tratta di truffa. è un negozio inquadrabile nell'acquisto di bene futuro, se ci sono regolamenti interni a indiegogo che prevedono qualcosa di diverso dal rimborso sono carta straccia impugnabile in qualunque sede legale.
i blog devono attirare click di appassionati, ma il mercato non si fa su di loro.....
realtà virtuale con scritte davanti alla faccia, stile videogiochi
Scusa la mia ignoranza...cosa sono gli hud e i VR?? Ben venga un po di cambiamento
che serietà, peccato che non sia realtà comune un comportamento del genere..
ma tra un mese aggiornano!
Eppure io scommetto che nei prossimi anni come fini il monopolio symbian nokia finira il duopolio apple android.
Si baserà tutto sugli hud e sui vr!
...e dove li prendono i soldi per restituire tutto?
e senza dignità quelli che l hanno sponsorizzato
Peccato, il progetto era interessante..
quello lo lasciamo sui frigoriferi e lavatrici Samsung!
Ma questo progetto ha ricevuto fondi dall'UE? Se no potevano anche sforzarsi un po', visto lo strapotere Americano in questo campo...
ecco chi sa riconoscere la sconfitta... capito Nadella?
polli quelli che hanno rischiato...
ah guarda moltissimi vorrebbero proprio un monopolio..
C'è gente che cade sempre in piedi: l'ho detto ieri riguardo alla questione di Google sulle tasse, lo ribadisco ora.
...Per quanto riguarda Zion, devo ammettere di aver parlato bene a mia volta di quello shop, essendone stato un cliente soddisfatto, però ho anche sempre detto "io ho provato a rischio e pericolo dei miei soldi, non sto però a invitare all'acquisto perché è una scelta personale".
Chi invece lo ha pubblicizzato a più non posso (tu ricordi FabioZeta, io mi ricordo anche una manciata di blog praticamente spuntati dal nulla), io non so come faccia a fare i conti con la propria coscienza... E soprattutto, come ho detto all'inizio, cade sempre in piedi.
A proposito di Zion lo youtuber FabioZeta che l ha pubblicizzato sta facendo migliaia di iscritti. Gente che dovrebbe stare in galera per l incitamento al acquisto.
Sto tizio che non aveva i soldi manco per magna faceva le recensioni dei numerosi telefoni ricevuti da Zion ed incitava tutti ad acquistare da loro.
peccato..il sailfish os è tra i migliori os che ho potuto testare.
Dentro un tablet sarebbe stato un gran bel progetto rivoluzionario....
Ma come sempre spesso accade le grandi idee sono schiacciate dalle mediocrità degli imponenti colossi...
come fa a calare Windows vende millemilalilgliardi di phone.
Alcuni anche blog si. Questo ti fa capire la competenza...
Ci risentiamo fra un anno.
e dopo firefox os..cade anche jolla.
Ma davvero qualcuno ha mai creduto che delle realtà così piccole avrebbero potuto fare qualcosa, quando nemmeno Ms con i suoi miliardi ci riesce?
Mi dispiace perché il progetto era molto interessante ma se la sono giocata malissimo.Prima di buttarsi in un tablet avrebbero dovuto fare una seconda edizione di Jolla Phone (vecchio e vetusto), e quando avevano pronto il launcher Jolla per Android, potevano tranquillamente posizionarlo nel playstore a 0,99 o 1,49 euro.
Erano pure riusciti ad attirare su di loro l'attenzione giusta per stringere diverse partnerships.
Tizen dove lo lasci?
Un vero peccato, progetto molto interessante....
Mi dispiace sia finta così.
Forse hanno messo troppa carne al fuoco, e si sono ritrovati a non riuscire a gestire il tutto.
Speriamo che almeno il sistema non muoia, e che ci sia un rilascio del sistema da dare inviasti a xda, che mi pare l'unica soluzione per motivare gli utenti pigri a trovare lo sforzo di provare un sistema diverso.