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Fujitsu Lab arriva in Italia: l'intervista e le novità da HDblog.it

26 Giugno 2015 5

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Fujitsu Laboratories annuncia la creazione di un nuovo centro di ricerca e sviluppo basato in Europa (Madrid). L’investimento iniziale è di circa 5 milioni di euro ed è a supporto di una vasta gamma di attività di ricerca e innovazione. Con questa operazione, Fujitsu Laboratories of Europe vuole mettere a disposizone dei clienti, quanto più capillarmente possibile, le proprie competenze nella ricerca e nell’innovazione.

Il modello di sviluppo che Fujitsu Laboratories vuole implementare è quello di incentivare importanti collaborazioni con istituzioni di primo piano ed organizzazioni governative locali, con l’obiettivo di cogliere al meglio le specifiche esigenze dei clienti di una determinata area geografica; ciò permetterà di offrire le soluzioni più adatte al contesto in cui i clienti sono chiamati ad operare e, di conseguenza, di accelerare il processo di trasformazione e di innovazione delle aziende.

Fujitsu Laboratories si è impegnata a rendere le tecnologie del futuro una realtà attingendo a una vasta gamma di competenze. Il Presidente di Fujitsu Laboratories of Europe Shigeru Sasaki ha dichiarato:

"Il nostro investimento in una struttura di ricerca e sviluppo dedicata in Spagna è un passo essenziale per sostenere la domanda dei clienti e promuovere l'innovazione Fujitsu ad un pubblico più ampio. Come società di ricerca, ci siamo posti l’obiettivo di portare la nostra esperienza globale ai mercati locali, assicurandoci di comprendere e sviluppare soluzioni specifiche per le svariate esigenze regionali. Vorremmo assumere nuovi ingegneri ricercatori, ampliandola ricerca anche a nuove aree di sviluppo."

I Fujitsu Labs, per la prima volta in Italia, rappresentano la massima espressione della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione del gruppo Fujitsu. Il ruolo dei Fujitsu Labs è quello di creare nuovi mercati e studiare nuovi modelli di sviluppo, attraverso la ricerca, con l’obiettivo di mettere l'individuo al centro del business, facendone il punto focale attorno al quale ideare la tecnologia.

I Laboratori sono, quindi, un network globale e sinergico che si snoda in diversi continenti, dal Giappone all’Europa, passando per la Cina e gli Stati Uniti.

Oggi, il mondo sta diventando sempre più interconesso. Gli utenti, le aziende, ma anche le comunità, come le informazioni e i processi, si intersecano in modo complesso. Il computing, il networking e le interfacce che stanno stimolando questo fenomeno sono legate tra loro e continuano a evolversi. Questo tipo di innovazione, ci porterà verso la diffusione sempre più significativa dell’Internet of Things (IoT).

Come conseguenza di questo scenario, in questo momento è in via di costruzione una sorta di cloud iperconnesso, in grado di collegare i dispositivi IoT a infrastrutture ICT di back-end. Persone, informazioni, oggetti, saranno connessi tra loro su larga scala e in maniera sempre più profonda, e il mondo reale sarà il riflesso del mondo virtuale.

In mezzo a questi trend, una chiave essenziale per il business del futuro sarà quella di saper creare innovazione nell’ambito delle tecnologie front-end.

Proprio su questa sfida, si basano molti dei brevetti del Fujitsu Labs, presentati in occasione del Fujitsu World Tour 2015. Si tratta di soluzioni definite “Near term commercialization”, ovvero tecnologie non ancora disponibili, che dovrebbero diventare il cuore di prodotti di serie in meno di due anni.

Brevetti come lo smartphone capace di effettuare il riconoscimento dell'iride come procedura di autenticazione biometrica dell'utente. I ricercatori del Labs sono stati in grado di incapsulare una camera e un lettore infrarossi in miniatura nel dispositivo mobile, creando un tool di sicurezza di efficacia senza precedenti.

Oppure il Palm Secure ID Match, in grado di leggere le vene sul palmo della mano di una persona per autenticarne l’identità. Soluzione particolarmente adatta al mondo bancario, perché sostitutivo di carte e bancomat.

L’haptic tablet, che attraverso una tecnologia basata sulla vibrazione ultrasonica permette all'utente di avvertire sensazioni tattili realistiche.

Ma anche un brevetto relativo alla codifica della luce Led, grazie all’inserimento di tag all'interno di un fascio luminoso, che permette di ricevere sul proprio smartphone o tablet servizi e informazioni sull'oggetto illuminato, puntando il sensore in direzione dell'oggetto stesso.


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Commenti

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Lorenzo

Si è svegliata fujitsu va...

efremis

Molto interessante

dovellonsky

Tra Impronte digitali , Iridie e quant'altro l NSA riuscirà ad ottenere tutti i dati dove è l'utente che volutamente si sottopone a questi strumenti "mascherati" da servizi futuristici .

SHalom

pippolo

fujitsu

Alessandro

La "luce divina" mi sembra un passo indietro, andiamo verso il riconoscimento di oggetti e situazioni da una semplice foto grazie ad algoritmi sempre più precisi ed un grafico della conoscenza in continua espansione, qui vogliono inserire hardware dedicato per svolgere la stessa funzione, bah.

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