02 Novembre 2014
I display flessibili sono una chimera inseguita da molti nel settore mobile, forse perché è ormai arduo essere davvero innovativi mantenendo lo stesso fattore di forma. I Sudcoreani, in particolare, credono molto nella tecnologia: sia Samsung che LG hanno costruito smartphone/phablet con OLED flessibili, ma con costi estremamente elevati e in tiratura limitata.
Il problema, finora, sono stati i costi di produzione proibitivi. I display OLED flessibili sono molto delicati e in particolare erano due i punti deboli da risolvere. Per cominciare, bastano poche molecole di ossigeno (aria o acqua) per romperli completamente, quindi l'isolamento (incapsulamento) deve essere più che perfetto. Una startup chiamata Kateeva ha studiato un sistema efficace per ottenerlo: l'azienda incapsula gli OLED con delle particolari stampanti a getto d'inchiostro sigillate nel nitrogeno (preferito all'aria per un fissaggio più durevole). L'inkjet è una tecnologia ben nota e di larga diffusione poco costosa.
Il secondo problema era costruire un digitizer che fosse altrettanto flessibile. Come probabilmente sapete, tra il vetro del device e il display vero e proprio c'è una rete di conduttori trasparenti, che registra il nostro tocco basandosi sulla tensione elettrica superficiale della nostra pelle. Questo pezzo di hardware, che noi comunemente chiamiamo il digitizer, è costituito da ossido di indio-stagno, ovvero ITO (dall'Inglese indium-tin-oxide). Questo materiale è estremamente rigido e si spezza con facilità se piegato. La startup chiamata Canatu, finlandese, è riuscita a sostituire l'ITO con i nanotubi di carbonio, realizzando una pellicola chiamata Carbon NanoBud, che è perfettamente trasparente e altamente flessibile.
Entrambe le aziende hanno già iniziato accordi commerciali con i produttori e i primi dispositivi basati su queste due nuove tecnologie potrebbero arrivare nei negozi già prima della fine del 2014. Potrebbe essere la svolta, specialmente per gli indossabili.
Commenti
Glielo ho detto... ce lo porterà dopo agosto, tanto adesso non riparano niente...
O.o non lo avete mandato in assistenza?
Hai presente la griglia di 2048? Ecco i suoi quadrettoni si vedono in una perenne ombra sovraimpressa sullo schermo.
Asp non ho capito bene,cosa è successo allo schermo?
l'immanente peso della cultura :D
Mamma mia che originalità e che paroloni, tutti insieme poi!
Sto cacchio!
Mio padre ha comprato un LG G flex, verso dicembre/gennaio (non ricordo esattamente).
Adesso, ha stampato sulla schermo la tabella di 2048, le notifiche ecc.ecc.
Certo ci ha giocato parecchio, però che un telefono top, dopo 8 mesi abbia subito danni così ingenti (è davvero molto visibile) mi fa pensare che la tecnologia sia davvero immatura ancora.
Non me lo aspettavo da quelli di hdblog nell'utilizzare un termine del volgo antico piuttosto di uno scientifico
beh se consideriamo che quasi tutti chiedono 180€ per aggiustare il display... uno si fa un telefono nuovo XD
in italia e' un po' desueto ma comunque corretto
nell'immediato quel digitzer che non si rompe con niente come gli attuali sembra davvero interessante, quanti telefoni finiscono nella pattumiera perche' il digitzer e' andato e ripararli costerebbe piu' che comprarli nuovi?
ho grandi aspettative sui flessibili ;)
Quando Apple fará l'iphone 7 piegabile, anche se allora quasi tutte le marche lo avranno giá fatto
Sará presentato come UN'INNOVAZIONE chiamato iFlex. :)
Si scrive azoto non nitrogeno