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WI-FI GRATIS nella città di Pordenone

14 Gennaio 2011 16


Il Wi-Fi sta vivendo una fase di grande sviluppo in termini di pervasività. Le sue opportunità potenziali sono molto alte nella maggior parte dei settori e per le aziende di ogni dimensione. Tanto per fare un esempio a gennaio 2010, ci sono state 4,09 milioni di connessioni in mobilità (dati Forrester) da smartphone e netbook in Italia, un dato veramente significativo.
Un ulteriore spinta potrebbe arrivare anche dall’ultimo Consiglio dei Ministri che finalmente ratificato la decisione di abolire le limitazioni previste dal decreto Pisanu per quanto riguarda le connessioni pubbliche alle reti Wi-Fi. Dal primo gennaio 2011 gli utenti saranno liberi di collegarsi tramite Wi-Fi senza doversi registrare presentando un documento d’identità.

L’Italia era uno dei pochi paesi ad avere questa principale restrizione che condizionava l’accesso e la fruizione della rete Internet. Con la liberalizzazione del Wi-Fi si favorisce la diffusione dei servizi di connessione e informativi per cittadini e turisti negli spazi comuni.

E' in questo contesto generale di sviluppo che molte amministrazioni comunali hanno deciso di investire risorse per garantire l'accesso Internet gratuito mediante dispositivi mobili quali ad esempio computer portatili, smartphone o PDA ai residenti e non residenti.
Il Comune di Pordenone, ad esempio, in collaborazione con NCS Group ed ELMAT, ha previsto la realizzazione di un servizio basato su tecnologia wireless in standard Wi-Fi (IEEE 802.11), con copertura wireless di alcune aree cittadine, servizi di interconnessione incluse le attività di installazione e manutenzione, realizzazione del sistema di gestione delle rete, degli utenti e controllo degli apparati.

Per la copertura e la realizzazione delle rete wireless sono stati utilizzati mobility controller di Aruba Networks della serie 3000 che centralizzano la sicurezza e la gestione di ambienti wireless. Questi sistemi – dice Marco Olivieri, Brand Manager di ELMAT - sono stati appositamente pensati per organizzazioni, come le amministrazioni comunali, che necessitano di una rete wireless scalabile e sicura atta a fornire servizi wireless a valore aggiunto con prestazioni elevate.

Ogni sistema integra caratteristiche sofisticate, come l'imposizione di policy, firewall, server VPN, funzionalità mesh, intrusion prevention e gestione RF (Radio Frequency), funzioni molto complesse in ambito urbano e tipicamente implementate attraverso molteplici sistemi, spesso eterogenei tra loro.


In combinazione con i mobility controller della serie 3000 sono stati utilizzati gli access point Aruba 85TX, conformi allo standard 802.11a/b/g così come richiesto dal bando, che forniscono simultaneamente accesso alla rete e servizi di monitoraggio RF e rappresentano i prodotti ideali per un utilizzo tipicamente outdoor e metropolitano grazie alla tecnologia mesh integrata.

L'esigenza primaria dell'Amministrazione Comunale – dice Giovanni Zanolin, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pordenone – era quella di offrire una connessione libera e gratuita a tutti i cittadini, anche a quelli che magari potevano avere problemi ad avere una propria connesione residenziale. Coprire in wireless alcune estese zone della città era un primo passo per affermare il diritto di tutti i cittadini ad usufruire della banda larga. L'idea – continua Zanolin - è nata dalla conoscenza di alcune esperienze di citta' come Filadelfia e Toronto.
Il primo passo è stato quello di creare un’ampia copertura outdoor /indoor in particolari aree della città come ad esempio il terminal ferroviario e bus, il centro studi e la questura, la vecchia fiera, la casa dello studente Piazza XX settembre con anche l’interno della biblioteca comunale per farne di essa un vero ambiente multimediale.

L’idea è quella di coinvolgere più utenti possibili, garantendo loro i servizi di riconoscimento nella fase di accreditamento alla rete ed il tracciamento dell’utente,così come previsto dalla vigente normativa almeno fino alla fine del 2010. In cambio chiediamo che il segnale sia rilanciato a loro spese in zone limitate della città. Lo stesso proponiamo ai comuni della provincia: possono usare il nostro sistema per garantirsi riconoscimento e tracciamento, in cambio consentono ai cittadini di Pordenone di navigare gratis anche quando si trovano nel territorio di quei comuni. Ovviamente i cittadini di questi comuni possono navigare liberamente e gratuitamente a Pordenone.

Dal punto di vista dell’installazione dei sistemi – afferma Angelo Abbruzzese, Amministratore di NCS Group - tutti gli apparati sono stati installati con semplicità tramite un’interfaccia su una nostra rete in fibra “in qualità di operatori delle telecomunicazioni


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Commenti

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Gaelom

Ben venga il wifi in strada, ma di certo nn x scaricare. Servirebbe solo per la navigazione (fosse x me nn ci metterei neanche facebook del ca..o)

Desireuser

Ti ringrazio, ho provato oggi ed effettivamente ora funziona anche sul mio desire. Evidentemente dall'ultima volta che avevo provato hanno modificato qualche parametro e ora funziona. :)
Comunque no, non parlo del prestito bibliotecario ;) proprio di internet "libero"...
Grazie per l'info!

Desireuser

1-2) Allora, il costo totale dell'avviamento è di 1,5 milioni di euro, il mantenimento annuale di 500.000 euro (come l'articolo che ho linkato sottolinea).
Il wifi che sia wifi normale, wimax, o sadfsfd al cittadino cambia poco. Era stato promesso e non mantenuto. In compenso però i soldi sono stati ben spesi.
3)Riguardo al download di cui parli non sono d'accordo, in quanto allora non è più "libero". Come le normali reti se c'è troppa congestione poi va lenta e diminuiscono gli utenti, e se certo la rete non va veloce di sicuro nessuno si metterà a scaricare grossi file... Il problema non si pone...
4) perchè in Iran lapidano le donne e non qui da noi? Che discorso è il tuo????? Se gli altri sbagliano non dobbiamo farlo anche noi
5) -

Lultimo

grande lista civica 5 stelle!

ture

Non conosco Zaolin e di certo non ho interesse a difenderlo né lui né i comunisti, però perdonami:

1) mi parli di wifi ma in realtà è wimax (moolto più costoso) con il quale non è possibile collegarsi con il cell ne con il portatile SE non supportano tale tecnologia.
2) nell'articolo che mi linki non c'è riferimento al miliardo e mezzo ma "solo" a mezzo miliardo.
3) poco sopra un utente dice che può accedere a facebook. Non so a megaupload, ma se fossi io il gestore non vi ci farei accedere neppure in quanto QUELLA rete non è fatta per scroccare download (in quanto creatore di congestione dati) ma per servire occasionalmente (leggasi fino a un certo consumo di dati) il cittadino e/o il turista
4) perché negli altri paesi non c'è bisogno di essere identificabili via wifi e qui da noi si?
5) da me il wimax c'è, solo che lo fornisce una ditta privata sotto giusto pagamento.

Stefano

Non ho fatto nulla di particolare, all'avvio del browser ti chiede username e password, una volta inseriti puoi navigare tranquillamente... comunque ammetto di non aver letto il contratto, ma sicuro che tu non stia parlando di quello della tessera della biblioteca?

Desireuser

caro ture, se tu vivessi qui sapresti che Zanolin (l'assessore) è un comunista duro e puro (però vive in attico super lusso nel pieno centro..).

IO SONO PIENAMENTE DACCORDO PER FARSI IDENTIFICARE PER USARE il WIFI, bisogna poter identificare chi commettette reati, soprattutto utilizzando uno strumento comune, non sono d'accordo sul dire che è libero e gratis, perchè non è nè una nè l'altra (non mi risulta che Facebook, megaupload e altri siti costituiscano reati...). Nè farci propaganda quando è una cosa che doveva essere già conclusa 3 anni fa e molto più in grande, doveva essere coperto TUTTO il centro e una parte della periferia, ora invece ci sono si e no 2 piazze, e l'aumento del 20% è RIDICOLO, se aumenti del 20% uno zero è come non aumentare affatto!!! Dovrebbe essere aumentato del 2000%! Forse così almeno il 30% del centro lo copri..invece...pura (e falsa) propaganda..
Comunque sì, sono stati spesi 1,500.000 euro

http://blog.webeng.it/2007/10/...

ARTICOLO DEL 2007... 4 anni fa..doveva essere pronto nel 2008... siamo nel 2011 e abbiamo coperte (parzialmente) 2 piazze...

ture

Già solo questa frase "come ogni comunista che si rispetti mistifica la realtà." ti identifica. Io abito in una provincia di centrodestra e qui il wifi non c'è manco a pagarlo, però in compenso abbiamo le biciclette pagate dal comune che NESSUNO usa (turisti compresi) perchè bisogna andare al comune a farsi dare una carta che verrà lisciata non si sa quanto. Poi dici che bisogna identificarsi per accedere, c'è bisogno che ti dica chi è il genio del male che ha fatto la legge? Milioni di tasse per fare il wifi? E per fare una strada quanto ci mette? Miliardi di euro? E secondo te, quei soldi, da dove dovevano venire? Vuoi scaricare p2p/megaupload? Non lo puoi fare da casa se non hai telecom pensi di farlo da una piazza così ci si collegano tutti quelli che ci abitano e addio connessione? Ma ogni tanto ragionate???

Train

ah ecco mi sembrava strano che ci fosse tutta questa libertà ...

In Italia siamo proprio ridicoli.

Politicamente bisognerebbe fare una strage !

Desireuser

Col galaxy riesci? Hai fatto qualcosa in particolare? Con desire, iphone (3g) e altri telefoni con S.O. non sono mai riuscito a connettermi.. nè io nè altri amici.. boh.. comunque certo che funziona! Con tutti i soldi che hanno speso ci mancherebbe pure che non funzionasse nemmeno quella metà piazza e la biblioteca!

Desireuser

Che tu possa andare su qualisiasi sito sì, lo puoi fare di fatto, peccato che sul contratto che hai firmato ci sia scritto che non puoi fare certe cose, come facebook e quanto ho scritto sopra..

Stefano

Sul fatto che non sia completamente libero sono d'accordo, ma x altre cose ti sbagli, cioè adesso ti sto scrivendo da mio galaxy S, vado su facebook tranquillamente e posso andare su qualsiasi sito... e adesso che scrivo sono nella biblioteca di PN.
È un progetto sicuramente da continuare a sviluppare, ma funziona!

Desireuser

Ah, comunque sì, si dice pordenonesi :D

Desireuser

Io sono di Pordenone. Questo articolo (non per chi lo ha scritto ma per chi dice le cazzate) non rappresenta il vero. L'assessore Zanolin come ogni comunista che si rispetti mistifica la realtà.
Non è affatto vero che il wifi è libero, e non è altrettanto vero che il wifi è fruibile con gli smartphone nè tantomeno che è "gratuito".
Innanzitutto viene ampiamente pagato con le tasse dei cittadini, 1°.
Poi questo è un progetto che doveva avere copertura TOTALE di tutto il centro ed essere realmente LIBERO da almeno 3 anni, invece ci troviamo con 1 misera piazza (la stessa della biblioteca, quindi non sbagliamoci, invece che 2 sono 1 luogo, il centro studi e null'altro in pratica. Inoltre la connessione è effettuabile solamente con pc, ed in alcuni casi addirittura con la smart card.
In ogni caso per fruire del wifi "libero" bisogna registrarsi con tanto di password, dati e contratto.
Questo wifi "Libero" non consente di navigare su facebook, non consente di scaricare file se non in quantità ridicola, non consente di visitare siti che contengano contenuti "non legali" (non illegali, anche quelli non legali (megavideo ecc)), non consente di utilizzare applicazioni p2p, non consente di visitare siti contro i diritti umani (ovvero, se per sbaglio ci clikko ed entro, oppure voglio informarmi su che schifezze fanno mi ritirano la navigazione e vado in contro a sanzioni).
Insomma, siamo di fronte alla solita propaganda, dopo aver speso MILIONI di euro di TASSE DEI PORDENONESI per un progetto che ancora NON FUNZIONA, che è stato ampiamente depotenziato e che doveva essere già operativo 3 anni fa.
Grazie Zanolin, grazie per affossare la città di Pordenone con il tuo operato

negromnia

spero possa arrivare in tutta italia...

Train

Ma, finchè ci saranno le mummie al governo che pensano ai termovalorizzatori anzichè ai giovani ho i miei dubbi che prenderà piede, viviamo nella speranza del prima o poi ...

Cmq fortunati i pordenonesi (si dice così)? :D

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