28 Marzo 2017
Nel 2015 scoppia il caso Ashley Madison, piattaforma web di incontri clandestini riservata per uomini e donne sposati. Il gioco è andato avanti per qualche anno, ma due anni fa una breccia si apre sui server della compagnia e malintenzionati rubano così le credenziali di 37 milioni di persone, per lo più uomini. Nomi, cognomi e riferimenti, nel Nord America la piattaforma era estremamente popolare e quelle rivelazioni pubbliche costarono care: un paio di suicidi furono legati agli eventi in Canada, c'è chi perse il lavoro, la moglie o subì estorsioni.
A due mesi da quello scandalo riaffaccia la Ruby Corp, azienda proprietaria del marchio e della piattaforma che vorrebbe pulirsi la coscienza offrendo in tutto $11.8 milioni di rimborsi. Somme distribuite tra le vittime dell'hack, con un massimo di $3500 per chi ha subito le perdite più significative. La cifra offerta dalla Ruby Corp è ridicola se comparata al numero di persone coinvolte ed effettivamente toccate dallo scandalo.
Secondo il Wall Street Journal sarebbero in tutto 6 milioni quelli effettivamente eleggibili per un risarcimento, ma se dovessimo dividere equamente il denaro a loro andrebbero soltanto poco più di $2 a testa. Sembra quasi uno scherzo ma è la pura verità, se consideriamo anche il massimo previsto di $3500 non ci avviciniamo lontanamente all'idea di ricompensa. Chi ha perso moglie e famiglia non accetterà di certo un simile affronto, ma è anche vero che Ashley Madison era un sito d'incontri piuttosto esplicito, e chi lo ha usato inserendo le proprie credenziali sapeva di poter correre un rischio, seppur minimo.
I nostri dati non saranno mai sicuri al 100% online, tenetelo a mente.
Commenti
Meglio cosi:)
Allora non era una coppia ma amici stretti ;)
Dove sta l'irak ? Ho provato a cercare tutto il giorno xD
se foste tutti fedeli non sarebbe nemmeno esistito questo sito! tradisci e pretendi pure un risarcimento? coda tra le gambe e a casa....
La carta di credito è l'ultimo dei pensieri delle vittime dell'attacco, fidati
Il danno causato dalla mancata privacy è quello. I giudizi personali vanno tenuti fuoti e i danni risarciti in base all'entita del danno
Eh ma se ti scopre per colpa di un furto di dati il danno della privacy comprende anche quello...
Guarda che illegale non vuol dire nulla a priori.
Quando ti sposi firmi un contratto e commettendo un adulterio ne violi le clausole.
Ci sarà una multa da pagare o una cosa del genere.
Pure passare con il rosso o parcheggiare in divieto di sosta è illegale...
Con la piccola differenza che se fai un sito che come scopo al 95% ha di tradire non te la puoi cavare dicendo... eh ma se non tradivi...
si, ma chi ha scritto l'articolo pensa che tutto è lecito finchè non ti beccano, e se ti beccano per colpe altrui allora vai risarcito. No, se sei un coniuge infedele, la moglie lo scopre e ti lascia e perdi pure i figli, te la sei andata a cercare.
Va beh. Li il punto è la privacy e quel che ne consegue
perdite accettabili considerando che ti sbarazzi della suocera ;)
divorziare costa e nn tutti possono permetterselo....il problema è che il tradimento nella storia dell'uomo c'è sempre stato ma internet e i social hanno reso questo processo più semplice e immediato!
Che è un po' come dire "se loro non avessero tradito non ci sarebbe stato il problema".
La società dovrà sicuramente fornire un indennizzo, ma solo per la mancata privacy. Gli effetti collaterali erano noti a prescindere dalla piattaforma e già accettati dagli utenti.
Tira di più un pelo di fig@ che un carro di buoi
A be così si che è ineccepibile. Io ancora non capisco perché nel 2017 la gente tradisca invece di divorziare.
Che se vedi al cambio attuale dovrebbero essere circa 30 denari...
Ciò che mi lascia allibito è che il sito è ancora in funzione nonostante tutto, a cosa si è disposti a passare sopra per "u pilu"
Traditori,non traditori...nel 2017..Open minded è la soluzione a tutte queste segh1 mentali.
LOL
Va beh ma se la società avesse tutelato la loro privacy non ci sarebbe stato il problema
Fossi in te cercherei di comprendere meglio ciò a cui rispondo.
Se io sono un giornalista che fa un servizio per strada e dietro ci sono passanti che vanno per i fatti loro, io NON devo chiedere niente a nessuno.
Se non capite che io parlo di PANORAMI e non di ritratti di persone, non è un mio problema!
Se però io vado a roma e faccio la foto al colosseo, è impensabile che io inizi a fermare persona persona che è passata in quel momento, italiana o meno, per chiedere autorizzazioni. Io la foto l'ho fatta al colosseo, punto. Il resto sono comparse involontarie capitate per caso.
E' LOGICO che se io ti vedo per strada e ti faccio un primo piano, debba chiederti il permesso di usare la foto;
E' LOGICO che se uso il primo piano della tua fidanzata per scopi commerciali, io debba chiedere il permesso.
Tutto chiaro direi, no?
(N.B. il punto 3 non ha nulla a che fare con l'argomento in questione, se non ti conosco non so se quella con cui sei seduto sulla panchina è tua moglie o l'amante, io fotografo il panorama o la statua presente in piazza/parco, e di certo non mi avvicino a sincerarmi della cosa no?!)
"Chi ha perso moglie e famiglia non accetterà di certo un simile affronto"
Chi ha perso moglie e famiglia se lo è meritato.
Non confondiamo perdite personali assolutamente giuste con un danno di privacy sicuramente da risarcire.
Si parla di traditori seriali: c'è un stato un furto di dato sensibili e dovrà esserci un risarcimento, ma tutti gli effetti collaterali sono stati causati dagli utenti stessi.
AHAHAHAHAHAAHAHAH
Fossi in te farei qualche ricerca, l'ignoranza in materia a volte costa cara. Non esite una regola universale, in inghilterra ad esempio puoi fare foto a chiunque e farci ciò che vuoi, in italia no.
In breve:
1. Per pubblicare l’immagine di una persona non famosa occorre la sua autorizzazione (art. 96 legge 633/41).
2. Se la persona non famosa viene pubblicata in maniera che non possa risultare dannosa alla sua immagine,VALE il diritto di cronaca o giornalistico, quindi si può.
3. se la pubblicazione può risultare lesiva, occorre autorizzazione in ogni caso e comunicazione al Garante (legge 633/41), allo stesso modo se da indicazioni sullo stato di salute, sull’orientamento politico, sul credo religioso o sulla vita sessuale (dlgs 196/2003).
4. Ci vuole in ogni caso il permesso, se le immagini vengono usate con finalità promozionali, pubblicitarie, di merchandising o comunque non di prevalente informazione o gossip.
5. Non devono essere pubblicate immagini di minori in modo che siano riconoscibili, e questo anche nel caso di fatti di rilevanza pubblica.
6. Se le immagini rimangono PRIVATE, non è necessaria alcuna autorizzazione.
E' il medesimo danno che causa qualsiasi società che ha i tuoi dati, tra cui quelli della carta di credito! Il fatto che chiunque sa dove abiti, recapiti telefonici, carta di credito con eventuale rischio che sia anche stata usata per qualcuno di quei clienti e così via con conseguente obbligo a cambiare numero, carta di credito ecc ecc.
Questa è la base, poi c'è la questione ricatti e non so se in questo caso si vada ad aumentare o addossare la colpa dei ricatti, fatti da terzi, come colpa del sito stesso, dipende perchè se, come dicevo in altro esempio, io dovessi tradire tramite fb, fb non è un sito preposto al tradimento come lo è questo! Immagino che dipenderà dalla bravura degli avvocati associare "sito apposito che doveva proteggermi più degli altri, invece hanno lasciato che sconosciuti potessero scoprirmi e ricattarmi, perciò hanno più colpe del normale".
Dubito assolutamente che abbia basi reali la questione divorzio, invece, perchè appunto l'infedeltà poteva essere scoperta in qualsiasi caso, anche per stessa disattenzione dell'utente che lascia il telefono in giro o macchie di rossetto.
Ma il danno che ha causato all'individuo per non aver usato la dovuta sicurezza, qual è?
Stai facendo troppi presupposti signor so tutto io, sai? Quindi dall'alto delle tue conoscente ti consiglio di volare più basso :)
Se mi trancio una mano, penso proprio che la mia famiglia sia più presa da quello che dal fare attenzione. Se sono in salute, se sa che invece rischiano di infettarsi causa sangue ci stanno MOLTO più attenti, tu che dici?
Il senso era semplicemente questo. Ho pure fatto l'esempio sul tipo che cerca incontri gay, non è certamente illegale esserlo nè dovrebbe essere messo alla berlina, ma il risultato del divorzio rimane.
"Se lo fa con intento di causarmi un danno" e bravo! Ed infatti va punito quello che ha rubato i dati per ricattare la gente, va punito il sito per non aver usato la dovuta sicurezza, ma non di certo se tu dopo hai divorziato, visto che non è mica stato il sito a sfruttare i tuoi dati per ricattarti e quando hai rifiutato ha spiattellato tutto facendoti divorziare!
In questo caso probabilmente, ma non poni la questione nel modo corretto.
Se tu vai in albergo con l'amante, ed un eventuale ladro si intrufola riuscendo a non essere beccato dalla sicurezza e ti arriva a casa una lettera dell'albergo in cui ti avvisano di controllare che tu non sia tra quelli rapinati, lettera letta da tua moglie che fa 2+2, il risarcimento che l'albergo ti deve è solo nel caso in cui tu scopra che ti manca il portafoglio dopo essere stato lì, mica il danno causato dal divorzio.
Pratiche da fare sia prima che dopo ogni medicazioni, in ogni caso. Tralasciando il fatto che sia necessario uno scambio di sangue, se tu ti tocchi la bocca con le mani sporche di sangue, di chiunque sia, non sembra qualcosa intelligente.
Se il mio amico lo fa con intento di causarmi un danno, e non per sbaglio, ci sono tutti i presupposti.
La prima era una battuta, la seconda è chiaramente collegata, la legge non è certo caduta dal cielo, e per fortuna è ben slegata dai sentimenti e dalle emozioni della più becera gentaglia.
;)
Il camice anti-infettivo né la mascherina anti-batterica è necessaria, dato che la pelle integra è sufficiente per proteggere da HIV e HCV.
Se applicate accorgimenti solo per chi afferma di essere sieropositivi siete degli ingenui.
la cosa divertente e' che mentre i "traditori" dilettanti prendono 2$, quelli professionisti - ovvero gli avvocati che rappresentavano la class action - ne prendono 3,7 milioni dall'accordo.
america!
Non hai tutti i torti ahahahah
E chi ha mai parlato di sangue su pelle integra? Ho parlato di fare più attenzione, come ad esempio lavare bene le mani dopo, fate attenzione a non toccarsi bocca, occhi ecc.
Il senso del sillogismo è il medesimo, infatti come dimostrato tua moglie potrebbe scoprire del tuo tradimento anche tramite un tuo amico, che dubito vai a denunciare vero o no? Lo potrebbe scoprire tramite una foto di uno sconosciuto solo perchè, casualità, sei passato con l'amante nel momento in cui lui scattava la foto e lei ti ha riconosciuto.
Non conosci la microbiologica, non conosci la filosofia, vuoi darmi lezioni di legge. Mi sembra legittimo, legge va a braccetto con filosofia e microbiologia. Un altro ottimo sillogismo, sì :)
Notte...
Tu dici: è giusto che paghino il danno per non aver protetto i dati personali
Questo danno, in cosa consiste? Come si quantificherebbe?
Sangue su pelle integra non trasmette l'infezione. Informati per favore.
Sillogismo sbagliato. Quello corretto è.
Tutto ciò che ha due palle è un flipper
mio nonno ha due palle
mio nonno è un flipper
Ovviamente il presupposto è errato.
Non conosci la microbiologia, non conosci la filosofia e vieni a darmi lezioni di legge?
La protezione VA SEMPRE applicata, ma non vai su ogni servizio con il camice anti-infettivo e mascherina anti-batterica cacchiarola
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La legge dice una cosa "parzialmente" diversa, dice che in ogni caso va soccorso. (privacy a parte, leggi tutto)
Le misure di sicurezza vanno applicate IN OGNI CASO, perché non ha alcun senso non farlo, dato che chiunque può avere una malattia infettiva e non saperlo né voglia dirlo.
Il 20% della popolazione italiana è portatrice del Neisseriae meningitidis, basta un po' di antibiotico e questo piccolo diplococco sparisce. Nessuno vuole restare portatore se ne è a conoscenza, dato che si può passare dallo stato di portatore ad ammalato tranquillamente.
Tu hai il diritto di non dire le tue patologie né le tue allergie, ma poi se per colpa tua non dici qualcosa e ciò ti provoca un danno è solo colpa tua. Un ìdiota non direbbe ai propri medici di essere allergico agli antibiotici, dato che uno shock anafilattico sarebbe dietro l'angolo, essere sieropositivi causarebbe un danno solo all'altro e SOLO nel caso questo non applichi misure igieniche che dovrebbe applicare SEMPRE.
Puoi anche pubblicarlo, al massimo poi facciamo una colletta per i 2$ da risarcirgli
Ma certo che dobbiamo preservare la privacy della persona, mica lo andiamo a dire in giro, queste cose son dette in privato mica in pubblico scusa, ma che ragionamenti sono.
Più volte ripeto, ci hanno bloccato l'ambulanza per disinfezione, più volte ci hanno prevenuto in anticipo PRIMA ancora di andare su un paziente, perché è giusto.
Questo non significa che queste cose devono esser divulgate pubblicamente da chi effettua il soccorso, devono rimanere in ambito privato per assicurare la sicurezza sia degli operatori sia del paziente.
Lo sai che se nessuno dice niente e lo si vene a sapere dopo tu potresti infettare migliaia di persone con la meningite prima citata?
Ma certo, difendiamo la privacy del paziente scherzi, infettiamo millemila persone...
Guarda che stai parlando di una cosa diversa,m persino sulla scheda 118 ci sono le richieste di che patologie soffre, quali sono le allergie, che terapia sta seguendo e via dicendo, questo per aiutare sia gli operatori che il paziente nei migliori dei modi.
Se applichiamo ciò che tu dici ed un paziente non deve comunicare nulla, poi casomai è allergico all'amoxicillina, il medico arriva, non sa nulla perché la privacy sai, allora per cautela viste le condizioni somministra amoxicillina, il paziente crepa.
Bravo, ottima interazione la privacy per cui gli operatori non devono sapere nulla.
Basta per favore , basta con le str0nzate
Antani, come se fosse antani anche per il direttore, la supercazzola con scappellamento?
ah no vabbè certo senza contare che la supercazzola prematurata ha perso i contatti col tarapìa tapiòco.
te salùt
E tu sai male parecchio.
E pure tu insieme all'altro compagno di merende qui mi sa che o ci sei o ci fai: da un semplice "il fotografo fa la foto X, la pubblica o la usa per una mostra" sei arrivato ad uno che ti segue e ti filma e, peggio ancora, ad un "ledere la dignità". Ma ci siete o ci fate, parte terza.
Se io sono un fotografo o faccio una foto artistica di una piazza che è piena sempre di passanti, il mio focus è la piazza/il monumento, i passanti sono comparse che si trovavano lì, fine. Se tu ci passi con l'amante e finisci nello scatto e poi tua moglie ti becca perchè appassionata di fotografia e ti riconosce ad una mia mostra o sul mio sito o quello che è, cosa fai chiedi i danni a me per il TUO tradimento, solo perchè si è venuto a sapere a causa mia?!
Lascia perdere, non deve essere normale.
Mi chiedo se ci fai o ci sei...
Posso tagliarmi ed essere soccorso, se la gente sa che si può infettare fa molta più attenzione, non è che devo necessariamente fare le flebo alla gente eh!
Ma ci sei o ci fai parte 2.
La scoperta ha causato il danno economico.
La scoperta sarebbe potuta avvenire in altri modi, come il conoscente a cui scappa qualcosa.
Il conoscente è colpevole del danno economico?
Della serie il flipper ha due palle, mio nonno ha due palle, mio nonno è un flipper. Tutto chiarissimo.
Ti stai rendend0 ridicolo.
Io mi preoccupò della carta di credito non del tradimento ;)poi se loro promettono riservatezza e non lo fanno e un altro problema
Io a quella ho risposto scusa
Commettono REATO, suscettibile di denuncia
Legge 135/1990
www. lila .it/images/doc/dir/Legge135-1990.pdf
Articolo 5, paragrafo 1.
Gli operatori sanitari che, nell'esercizio della loro professione, vengano a conoscenza di un caso di AIDS, ovvero di un caso di infezione da HIV, anche non accompagnato da stato morboso, sono tenuti a prestare la necessaria assistenza adottando tutte le misure occorrenti per la tutela della riservatezza della persona assistita.