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Roaming Zero: tutto quello che c'è da sapere #report | Guida | Costi | Tariffe

15 Giugno 2017 152

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Roam like at Home, in inglese suona meglio ma la sostanza non cambia, in Italia lo traduciamo con roaming a tariffa nazionale o, in maniera informale, roaming zero. Con tale espressione la UE identifica la gradita condizione del cittadino europeo libero di muoversi in qualsiasi Paese dell'Unione, senza essere obbligato a corrispondere un sovrapprezzo per le chiamate, gli SMS e i dati in roaming. Così il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha commentato ieri l'entrata in vigore della normativa:

L'Unione Europea sta per unire le persone e semplificare le loro vite. La fine dei costi di roaming è un vero successo della storia europea.

La deadline finale scatta oggi 15 giugno e segna la conclusione di un lungo percorso. Usare la propria opzione tariffaria in Italia così come in un altro Paese dell'Unione non farà tendenzialmente differenza, anche se è corretto sottolineare che la disciplina, pur semplice nei suoi principi base, è articolata e ricca di regole che è bene conoscere per evitare sorprese.

Il nostro #report in questa occasione, dopo una breve premessa, sposa immediatamente un approccio pragmatico con le risposte alle domande più frequenti sulle regole del roaming zero. Le restanti sezioni dell'articolo contengono una ricognizione sulla risposta degli operatori telefonici italiani e una parte ''teorica'' sui principi generali della normativa e sulle ragioni che hanno portato il legislatore comunitario ad adottarla.

Per semplificare la lettura dei contenuti (filtrando eventualmente quelli ritenuti non indispensabili) è possibile collegarsi direttamente alle singole sezioni del testo con i link riportati di seguito (Nota: per tornare rapidamente all'indice basta premere il pulsante indietro "<-" del proprio browser - vale anche per spostarsi nella sezione FAQ)

Roaming cosa è e cosa viene meno oggi
COSA DEVO SAPERE IN CONCRETO - FAQ - PER CHI HA FRETTA
La risposta degli operatori telefonici italiani
Tappa fondamentale di un lungo percorso
Evitare abusi da parte del cliente
Evitare abusi da parte degli operatori

ROAMING: COSA È E COSA VIENE MENO OGGI

Vien da sé che gli operatori telefonici, per quanto grandi e strutturati, non dispongono di una rete gestita in prima persona capace di offrire una copertura a livello europeo (né tantomeno a livello mondiale). Per consentire alla clientela di continuare ad usare lo smartphone o il cellulare all'estero - sia in Europa, sia in un paese extraeuropeo - l'operatore telefonico acquista la possibilità di utilizzare la rete di altro operatore nel paese estero.

Questa operazione è il roaming - genericamente, l'utilizzo di una rete di un altro operatore - ed ha due voci di costo: quello all'ingrosso, ovvero quanto l'operatore telefonico nazionale deve corrispondere all'operatore telefonico estero per usare la sua rete, e quello al dettaglio, ovvero la cifra che che l'operatore telefonico nazionale fa pagare al proprio cliente per beneficiare del servizio, in aggiunta al prezzo delle opzioni tariffarie nazionali (sovrapprezzo per il roaming).

Quando si viaggia all'estero si configura, quindi, un rapporto trilaterale così schematizzabile:


A partire da oggi, viene abbattuto il sovrapprezzo del roaming nei Paesi europei: il principio base della normativa stabilisce che l'utente non dovrà sopportare costi aggiuntivi per usare i pacchetti nazionali (voce, SMS e dati) all'estero. Il costo del roaming all'ingrosso sarà soggetto ad una progressiva diminuzione anno dopo anno, sino a raggiungere il valore dei 2,5 euro per GB dal primo gennaio 2022.

COSA DEVO SAPERE

L'Unione Europea è subito venuta incontro alle esigenze dei cittadini/consumatori che vogliono comprendere nei dettagli come cambia l'utilizzo dello smartphone in Europa a partire da oggi. Per farlo, ha predisposto un dettagliato elenco di FAQ che abbiamo ripreso e rielaborato per spiegare i principi base della disciplina sul roaming a tariffa nazionale.

Alle domande e alle situazioni esemplificative sintetizzate nelle FAQ si risponde con i principi contenuti nel Regolamento UE n.531/2012, così come modificato dal Regolamento UE 2015/2120, e nel Regolamento di esecuzione (UE) 2016/2286. È bene aver presente che la pietra angolare per leggere correttamente l'intera vicenda è rappresentata da tale nucleo di principi che sovrasta e supera eventuali discipline contrattuali contrastanti dei singoli operatori.

Per dirla in altri termini, gli operatori telefonici nazionali non hanno la libertà, ma l'obbligo di adeguarsi a tali regole. In caso contrario, si configurerebbe una violazione delle norme comunitarie e l'utente avrebbe la possibilità di rilevare tale infrazione rivolgendosi alle autorità competenti, nel nostro Paese all'AGCOM (come? È sufficiente scaricare il modulo D e seguire queste istruzioni).

Conoscere questi 27 punti permette di avere un'adeguata consapevolezza su cosa il proprio operatore sarà legittimato a chiedere e a non chiedere a partire da oggi in relazione ai costi di roaming. Lettura, quindi, caldamente consigliata, ma prima di iniziare voglio ''farvela breve'': se ricorrerete al roaming a tariffa nazionale nel suo utilizzo fisiologico (viaggi occasionali in Europa) la parte più ''rognosa'' della disciplina - ovvero sovrapprezzi e calcolo dei limiti - passa in secondo piano (difficilmente l'operatore applicherà limiti). Detto questo, ecco le risposte:

  1. È vero che NON SI PAGHERANNO COSTI AGGIUNTIVI per usare smartphone e cellulari durante i viaggi nell'Unione Europea?
  2. Quali sono le principali ECCEZIONI a questa regola (Roam like at home)?
  3. Quali sono i LIMITI DI DURATA dell'utilizzo del roaming a tariffa nazionale durante i viaggi all'estero?
    1. Cosa accade in caso di utilizzo non corretto (nell'accezione di cui al precedente punto)?
    2. Cosa accade se l'utente non chiarisce la sua posizione con l'operatore? È possibile applicare un sovrapprezzo al consumo roaming e in che misura?
  4. Esistono e quali sono i LIMITI DI VOLUME per chiamate, SMS e uso dei dati in roaming alla tariffa nazionale?
    1. Quali sono gli obblighi dell'operatore che intende applicare un LIMITE DI SALVAGUARDIA ed in che misura si può applicare?
    2. Se nel Paese di residenza SI DISPONE di un VOLUME DATI ILLIMITATO, qual è il volume di dati di cui si dispone con il roaming a tarfifa nazionale?
    3. Se nel Paese di residenza NON si dispone di un VOLUME DATI ILLIMITATO, come si può stabilire se con il roaming a tariffa nazionale si può utilizzare l'intero volume dati di cui si dispone in 'patria'?
    4. Se SI ECCEDONO I LIMITI DEI VOLUMI sopra indicati, quali sono i costi che l'operatore può addebitare?
  5. È necessario attivare qualche opzione specifica per sfruttare il roaming a tariffa nazionale?
  6. Quali sono i DESTINATARI delle nuove norme in tema di roaming?
  7. Gli operatori telefonici sono TENUTI AD INFORMARE IL CLIENTE dell'entrata in vigore della nuova normativa a partire da oggi (15 giugno)?
  8. Durante il viaggio all'estero il cliente non può usare il roaming a tariffa nazionale e si vede addebitato un sovrapprezzo. Cosa può fare?
  9. Quali sono i rapporti tra il roaming a tariffa nazionale in UE e uno specifico PIANO TARIFFARIO DI ROAMING PRECEDENTEMENTE ATTIVATO dall'utente?
    1. E per chi attiva un nuovo piano tariffario comprendente servizi di roaming?
  10. Se chiamo un parente o un amico che si trova all'estero dal mio Paese di residenza, si applica la normativa sul roaming a tariffa nazionale?
  11. Mentre si è in viaggio in roaming in un Paese europeo e si effettua una chiamata o si invia un messaggio è rilevante l'operatore del destinatario o se si tratta di numero fisso o mobile?
  12. Ricevere una chiamata all'estero con la nuova normativa comporterà dei costi?
  13. Nello specifico, IN QUALI NAZIONI si potrà sfruttare il roaming a tariffa nazionale da oggi?
  14. Mentre si è in viaggio SU UNA NAVE nel territorio dell'Unione Europea è possibile beneficiare del roaming a tariffa nazionale?
  15. In caso di viaggo all'estero di lunga durata (maggiore di due settimane) ha ancora senso acquistare ed attivare una SIM LOCALE?
  16. In caso di LUNGA PERMANENZA in un Paese UE diverso da quello di residenza come si può essere certi di sfruttare il roaming a tariffa nazionale e che non verrà applicato alcun sovrapprezzo?
  17. Può capitare che il dispositivo di CHI VIVE IN UNA REGIONE ITALIANA DI CONFINE si colleghi frequentemente a una rete della nazione attigua. Si può sfruttare lo stesso il roaming a tariffa nazionale senza superare i limiti?
  18. Un UTENTE LAVORA IN UN PAESE EUROPEO DIVERSO DA QUELLO DI RESIDENZA, può sfruttare il roaming a tariffa nazionale senza superare i limiti?
  19. Facciamo un esempio, si viaggia nell'Unione Europea in media 2-3 settimane all'anno. Si può sfruttare il pacchetto nazionale senza superare i limiti del roaming a tariffa nazionale?
  20. Anche chi ha una CARTA PREPAGATA può sfruttare il roaming a tariffa nazionale?

GLI OPERATORI TRA ADEGUAMENTI E INVITI DELL'AGCOM

I più importanti operatori telefonici italiani hanno risposto senza ritardi alla normativa comunitaria - non che avessero alternativa, come detto in precedenza. 3 Italia, TIM, Vodafone e Wind hanno adeguato i regimi tariffari alle nuove regole senza applicare sovrapprezzi, alcuni con largo anticipo sull'odierna deadline - si vedano 3 Italia e Wind. Con espressioni differenti nella forma, ma non nella sostanza, gli operatori italiani richiamano la politica di utilizzo corretto e i principi annessi (occasionalità, legame non stabile con lo stato estero, consumo prevalente in Italia, etc.) utilizzati come criteri per stabilire i casi eccezionali in cui potrà essere applicato un sovrapprezzo.

3 Italia:

I clienti 3 che viaggeranno in un paese EEA non pagheranno più le tariffe di roaming, ma utilizzeranno quelle previste in Italia nei limiti previsti dalle politiche di corretto utilizzo ai sensi della Regolamentazione Europea 2016/2286. Ad esempio, un cliente 3 con un’opzione ALL IN che si reca in Francia, utilizzando la propria SIM consumerà i Minuti, gli SMS e i GB inclusi nella sua offerta come se fosse in Italia, senza costi aggiuntivi

TIM:

Nessun sovrapprezzo su chiamate, Internet e SMS nel rispetto delle politiche di utilizzo corretto dei servizi in roaming previste dal Regolamento UE n. 2016/2286. Le chiamate ricevute nei Paesi dell’Unione Europea sono sempre gratuite.

Vodafone:

Potrai chiamare, inviare SMS e navigare senza alcun sovrapprezzo, nel rispetto delle condizioni di utilizzo corretto previste dall’articolo 4 del Regolamento UE 2016/2286. Se la tua offerta nazionale è a consumo, potrai utilizzarla anche nei Paesi dell’Unione Europea [...] L’utilizzo delle offerte nazionali nei Paesi dell’Unione Europea senza sovrapprezzo sarà consentito nell’ambito di viaggi occasionali e nel rispetto dei parametri stabiliti dal Regolamento.

WIND:

A partire dal 15 giugno 2017 la Regolamentazione Europea prevede la possibilità di utilizzare nei paesi membri dell’Unione (Spazio Economico Europeo, EEA) la propria offerta nazionale senza costi aggiuntivi nei limiti previsti dalle politiche di corretto utilizzo definite ai sensi della Regolamentazione Europea 2016/2286. Tale possibilità si applica automaticamente a tutti i clienti Ricaricabili, Abbonamento e Partita IVA

Più articolata la posizione degli operatori telefonici virtuali: si tratta di soggetti che rientrano nell'identikit dell'operatore di piccole dimensioni e che, come tale, potrebbe essere autorizzato ad applicare un sovrapprezzo non eccessivo, secondo i principi dell'articolata disciplina di cui parleremo a breve. Alcuni, citiamo l'esempio di Coop Voce, hanno chiarito da giorni la propria posizione confermando la mancata applicazioni dei sovrapprezzi:

In Roaming UE come in Italia: dal 15.6.2017 CoopVoce si conforma alla Regolamentazione “RLAH” (Reg. UE 2015/2120).Da tale data sarà possibile utilizzare il quantitativo di voce, SMS, dati a volume previsto da ciascun pacchetto sia in Italia sia in UE. In assenza di pacchetti, parli e invii SMS alle stesse condizioni a consumo previste in Italia e navighi a 6,1 cent a MB.

Cambiando l'ordine degli operatori, sostanzialmente, il risultato non cambia, ma spulciando nei vari adeguamenti contrattuali spuntano alcuni aspetti che fanno riflettere. TIM, ad esempio, sottolinea espressamente che le regole si applicano ai piani tariffari base e che non sono applicabili alle promozioni gratuite, mentre Coop Voce esclude le offerte web a tempo. Un altro operatore virtuale, ovvero Lycamobile, ha scelto di consentire il roaming a tariffa nazionale, ma solo limitatamente alle offerte a consumo, escludendo i vari pacchetti (SMS, voce e dati).

Intendiamoci, gli operatori in questi passaggi non stanno dicendo nulla di nuovo rispetto a quanto espresso dai principi comunitari. I volumi dati massimi si calcolano secondo i punti 4B e 4C precedentemente trattati, l'esclusione dei volumi extra offerti dai piani gratuiti così come quella di tariffe particolarmente vantaggiose è coerente con il principio per cui un limite ci deve essere, anche se si tratta di un limite molto esteso e proporzionato a quanto il cliente paga la tariffa nazionale.

MA IL MIO OPERATORE NON MI DICE ESATTAMENTE QUANTI DATI POSSO CONSUMARE ALL'ESTERO IN ROAMING A TARIFFA NAZIONALE! È vero, ma si tratta di un falso problema se si parte dal presupposto che la risposta è contenuta nelle norme comunitarie e che la disciplina contrattuale dei singoli operatori rimanda espressamente a quelle.

Come chiarito nelle FAQ ufficiali, poi, è bene ricordare che il regime contrattuale del roaming a tariffa nazionale è quello di ''default'' a partire da oggi, ma la normativa europea non impedisce assolutamente la possibilità di scegliere un regime contrattuale differente con il proprio operatore. Non a caso, gli operatori telefonici approfittano dell'annuncio dell'adeguamento alle nuove regole per proporre tariffa di roaming alternative che possono risultare utili, ad esempio, se si viaggia in Paese extraeuropeo.

Il roaming a tariffa nazionale è la regola base introdotta dalle nuove regole, ma nulla vieta di optare per un regime contrattuale differente

Se in questa fase di transizione il lettore sarà confuso, si potrà rivolgere sia al proprio operatore, sia agli organi istituzionali che operano nel nostro Paese - ad esempio il Centro europeo dei consumatori - e alle singole associazioni a tutela dei consumatori.

TAPPA FONDAMENTALE DI UN LUNGO PERCORSO

Ciò che avviene oggi non può essere considerato come il frutto di una scelta isolata dell'Unione Europea, quanto un'importante tappa di un percorso iniziato oltre dieci anni fa, che ha portato alla progressiva diminuzione dei costi di chiamate messaggi e roaming dati all'estero. Di quanto? Sensibilmente: come ricorda l'Unione Europea, nel 2007 effettuare in roaming una chiamata telefonica di 1 minuto costava 0,49 euro, mandare un SMS 0,28 euro e 1MB di dati 6 euro. Costi la cui esistenza il Presidente Juncker definisce ancora oggi come un vero e proprio fallimento del mercato.

Fonte: Unione Europea

Le tappe principali di questo cammino possono essere schematizzate come segue:

  • 2007: Eurotariffa. Ha fissato per la prima volta un tetto massimo al prezzo delle chiamate effettuate e ricevute all'estero. Prezzi massimi applicati a tutti i cittadini europei, in assenza di una scelta per un pacchetto alternativo proposto dall'operatore. Le regole sono state periodicamente riviste e modificate anche per prevenire abusi nell'applicazione dei prezzi di roaming per i dati.
  • 2013 (11 settembre): la Commissione Europea approva il pacchetto legislativo "Connected Continent: Building a Telecoms Single Market " che punta l'indice contro i costi di roaming eccessivi, un elemento ritenuto di ostacolo per la creazione di un mercato unico digitale.
  • 2015 (ottobre): Il Parlamento Europeo e il Consiglio votano a favore della fine dei costi di roaming nell'Unione Europea: viene fissato il principio fondamentale in base al quale i consumatori che viaggiano in Europa pagano lo stesso prezzo praticato nello Stato di residenza per chiamate, SMS e dati.
  • 2016 (aprile): Il roaming intraeuropeo inizia a diventare più economico. Gli operatori possono applicare solo un piccolo sovrapprezzo rispetto alle tariffe nazionali: 0,05 euro al minuto per le chiamate effettuate, sino a 0,0114 euro al minuto per quelle ricevute, 0,02 euro per SMS e 0,05 euro a MB (iva esclusa).
  • 2016 (giugno): La Commissione Europea propone un tetto massimo al prezzo del traffico dati all'ingrosso. Un passaggio fondamentale senza il quale non sarebbe stato possibile abolire i costi di roaming al dettaglio. Il 15 luglio del 2016 la Commissione ha proposto di fissare tale limite a 0,04 euro al minuto per le chiamate, 0,01 euro per SMS e 0,0085 euro per MB (limiti ulteriormente rivisti nei mesi successivi).
  • 2016 (dicembre): La Commissione adotta il Regolamento 2016/2286 contenente le norme dettagliate sul roaming a tariffa nazionale, sulla politica di utilizzo corretto, sulla metodologia per valutare la sostenibilità dell'abolizione dei sovrapprezzi del roaming al dettaglio e la procedura che gli operatori devono seguire per essere autorizzati ad applicare un sovrapprezzo in via eccezionale. Si completa quindi pienamente la disciplina del Roam Like at Home in vista dell'entrata in vigore fissata per il 15/6/2017.

La ragione ultima che ha spinto la Comunità Europea a legiferare con così tanta intensità in materia di tariffe di roaming nel corso degli anni è legata al ruolo che cellulari e dispositivi che offrono l'accesso ad internet hanno assunto in Europa. L'obiettivo della UE è più ampio e coincide con la creazione di un mercato unico (digitale), nel quale l'utilizzo dei servizi digitali in mobilità rappresenta un tassello fondamentale. Venuto meno l'ostacolo del costo di roaming, i consumatori saranno più liberi di fruirli e gli operatori di fornirli.

È proprio sugli interessi di queste due categorie di soggetti (consumatori e operatori) che la disciplina europea si snoda. Sviluppando i principi contenuti nelle FAQ riportate in apertura ed esaminando più nel dettaglio alcuni aspetti dei Regolamenti europei, si evidenzia che la normativa si apre con il principio base per cui i fornitori di roaming non dovrebbero addebitare ai clienti in roaming alcun sovrapprezzo in aggiunta al prezzo al dettaglio nazionale, da cui discende la possibilità di usare nei Paesi UE i servizi mobili come se ci si trovasse in patria. Tale principio è riportato nell'art.3 del Regolamento 2016/2286.

Un fornitore di roaming eroga servizi di roaming al dettaglio regolamentati al prezzo nazionale ai rispettivi clienti in roaming che risiedono abitualmente nel suo Stato membro o hanno legami stabili con tale Stato membro tali da comportare una presenza frequente e consistente sul suo territorio allorché compiono viaggi occasionali all'interno dell'Unione

Il condizionale è utilizzato dal legislatore comunitario per giustificare casi specifici in cui gli operatori possono applicare un sovrapprezzo e limiti all'utilizzo dei dati in roaming - eccezioni al principio base.

EVITARE ABUSI DA PARTE DEL CLIENTE

(Credit: Pascal Kurschildgen, foto utilizzata con licenza CC)

Per comprendere le ragioni di tale dualismo di regole, è corretto partire dagli interessi e dai comportamenti che possono lederli presi in esame dalla normativa. Da un lato è necessario evitare un utilizzo abusivo o anomalo dei servizi di roaming da parte del cliente. Immaginiamo, ad esempio, questa situazione tipo:

Un cittadino europeo che risiede in un Paese europeo in cui i prezzi nazionali dei servizi mobili sono più elevati acquista e utilizza in roaming i servizi degli operatori di altri Stati membri in cui i prezzi di tali servizi sono inferiori e nei quali non risiede abitualmente o non ha legami stabili che giustificano una presenza frequente.

Si tratta di un comportamento che può innescare dinamiche di distorsione della concorrenza, determinare un aumento dei prezzi applicati a livello nazionale e mettere in competizione l'operatore telefonico della rete ospitante con quello nazionale. E si tratta di rischi ancor più rilevanti nel caso in cui il consumatore sfrutti opzioni tariffarie che prevedono pacchetti con dati e voce illimitati.

Per tali ragioni il legislatore comunitario ha circoscritto lo spazio di libertà concessa all'utente in roaming. I limiti sono racchiusi nella politica di corretto utilizzo e si articolano sui concetti di occasionalità del viaggio all'estero e legame non permanente tra l'utente in roaming e la nazione UE che lo ospita. È legittimo usare i servizi in roaming a tariffa nazionale solo se il viaggio è occasionale e solo se il legame con lo Stato ospitante non è permanente. All'art.4 del Regolamento di esecuzione viene inoltre inserita un'importante presunzione sull'utilizzo non abusivo dei servizi in roaming da parte del cliente. L'operatore telefonico, in ogni caso, nulla potrà obiettare prima di un periodo di quattro mesi in cui esaminerà il comportamento dell'utente.

La prevalenza del consumo nazionale o la prevalenza della presenza nazionale del cliente in roaming durante il periodo di osservazione definito è considerata come prova di un utilizzo non abusivo e non anomalo dei servizi di roaming al dettaglio regolamentati.

Una legislazione attenta anche ai casi particolari - come quelli relativi a chi attiva involontariamente il roaming nelle regioni di confine o ai lavoratori transfrontalieri (ved i punti 17 e 18 delle FAQ) - che prevede una collaborazione tra cliente e operatore per fornire i debiti chiarimenti sul legame stabile con lo Stato ospitante o sullo Stato di residenza, e che, pur in presenza di un comportamento conforme al principio di corretto utilizzo, giustifica limiti all'uso dei volumi dati in roaming, se in Patria l'utente può contare su tariffe dati illimitati o su tariffe con dati limitati proposte a prezzi molto vantaggiosi.

Si tratta di uno dei punti nevralgici della disciplina, ma l'utente può essere rassicurato: il cosiddetto limite di salvaguardia è molto ampio (ved i precedenti punti 4 e seguenti) ed idoneo a soddisfare la maggior parte delle esigenze di chi si reca all'estero occasionalmente e non per lunghi periodi. Nel caso di tariffe con volumi dati illimitati, leggere (melius decifrare) le modalità di calcolo espresse nel Regolamento UE può non risultare agevole...

Il cliente nazionale che viaggia occasionalmente nell'Unione dovrebbe comunque poter consumare volumi al dettaglio di detti servizi equivalenti al doppio dei volumi che possono essere acquistati al massimale di traffico dati in roaming all'ingrosso per un importo equivalente al prezzo al dettaglio nazionale complessivo, IVA esclusa, della componente servizi mobili del piano tariffario nazionale per l'intero periodo di fatturazione interessati.

...ma, tradotto in pratica, il calcolo è semplice e si effettua seguendo la modalità di cui al punto 4b. Limiti quindi esistono - sia in termini di durata, sia in termini di volumi - ma ipotizzando un utilizzo fisiologico dello strumento, appaiono indubbiamente adeguati: secondo i dati forniti dall'Unione Europea, infatti, la maggior parte dei cittadini europei viaggia all'estero per meno di 30 giorni.

EVITARE ABUSI DA PARTE DEGLI OPERATORI

Sull'altro fronte si trovano gli operatori telefonici il cui comportamento è anch'esso dettagliatamente disciplinato nelle eccezionali ipotesi in cui viene concesso loro di applicare un sovrapprezzo ai servizi in roaming. L'obiettivo, in questo caso, è prevenire un utilizzo abusivo o anomalo del sovrapprezzo a discapito dei clienti che effettuano viaggi occasionali in un Paese europeo senza compromettere, al tempo stesso, i legittimi interessi degli operatori. La ratio è evitare l'alterazione delle dinamiche concorrenziali (senza possibilità di applicare un sovrapprezzo, infatti, determinati operatori potrebbero decidere di aumentare le tariffe nazionali per compensare i costi di roaming all'ingrosso) e di non penalizzare quelli più deboli - si pensi agli operatori virtuali).

Quello che viene definito leggero sovrapprezzo può essere applicato nell'ipotesi di violazione della politica di utilizzo corretto da parte del cliente e nel caso in cui il comportamento del cliente, pur conforme a tale politica, determini il superamento dei limiti di volume. Ma esistono anche altri casi che vanno espressamente autorizzati dalle Autorità Garanti nazionali alle quali spetta il potere di concedere un periodo di 12 mesi in cui l'operatore applicherà un sovrapprezzo:

A norma del regolamento (UE) n. 531/2012, l'autorizzazione ad applicare un sovrapprezzo di roaming dovrebbe essere concessa dall'autorità nazionale di regolamentazione per un periodo di 12 mesi (dal 15 giugno 2017, ndr).

La ragione che giustifica tali autorizzazioni si ricava facendo un passo indietro: come detto, il roaming comporta costi non solo per il cliente ma anche per gli operatori nazionali e se tali costi sono di ammontare tale da incidere negativamente sul fatturato vanno compensati dal sovrapprezzo.

Non c'è arbitrio da parte degli operatori nella normativa europea, perché le richieste di autorizzazione sono ammissibili a patto che vengano rispettati determinati requisiti. Quello più rilevante è il rapporto tra il margine negativo netto* del roaming dell'operatore che chiede l'autorizzazione ad applicare il sovrapprezzo e il margine dei suoi servizi mobili (Art.10 Regolamento 2016/2286). Solo se il primo è almeno pari al 3% del secondo l'Autorità Garante può avallare l'ipotesi che l'operatore richiedente non sia in grado di compensare i costi per fornire il roaming e concedere così l'autorizzazione ad applicare il sovrapprezzo. *(nota: il margine netto è l'importo che si ricava sottraendo i costi della fornitura dei servizi in roaming al dettaglio dalle entrare derivanti dalla fornitura dei suddetti servizi).

Nella normativa esistono poi ulteriori principi che servono ad arginare gli abusi degli operatori: in primo luogo i suddetti sono tenuti a comunicare la clausole contrattuali sulla politica di utilizzo corretto in modo chiaro prima della loro applicazione. Nello specifico, il meccanismo di controllo per stabilire se un utilizzo dei dati in roaming a tariffa nazionale sia corretto o meno deve essere riportato espressamente nel regolamento contrattuale. L'applicazione dei sovrapprezzi nell'ipotesi di utilizzo non corretto devono avvenire dopo un esplicito avviso del cliente e non prima di due settimane entro le quali il cliente deve dare le opportune spiegazioni. Le procedure per gestire i reclami dovranno inoltre essere efficienti, semplici e trasparenti, mentre il trattamento dei dati personali su traffico e ubicazione del soggetto che serviranno, ad esempio, per stabilire l'effettivo legame tra il cliente e la nazione, dovrà essere disciplinato ai sensi della direttiva 2002/58/CE.

In sintesi, un bilanciamento tra interessi contrapposti che, quanto meno sulla carta, risulta molto ben strutturato. E una buona sintesi finale di questo gioco degli equilibri è rappresentata dall'indicazione che l'Ufficio BEREC (l'Organismo dei regolatori europei delle telecomunicazioni) aveva dato nel rapporto sul mercato del roaming all'ingrosso pubblicato a febbraio 2016:

La sfida è trovare un bilanciamento tra costi all'ingrosso sufficientemente bassi per consentire una sostenibile soppressione del sovrapprezzo di roaming al dettaglio, proteggere la competizione ed evitare significativi incrementi dei prezzi interni, e sufficientemente alti per consentire un efficace recupero dei costi e un ritorno degli investimenti agli operatori delle reti ospitanti, evitare un incremento dei prezzi al dettaglio nelle reti ospitanti e un impatto negativo sulla competizione con gli MVNO nei mercati ospitanti.

A chiudere il cerchio intervengono le Attività nazionali di regolamentazione che vigileranno sulla corretta applicazione della normativa europea, portando avanti l'attività di controllo. Nelle prossime settimane e mesi la quantità degli (eventuali) provvedimenti dell'AGCOM suggerirà quanto, in concreto, gli operatori telefonici italiani si saranno dimostrati rispettosi della normativa.

TUTTE LE RISPOSTE

1) È vero che NON SI PAGHERANNO COSTI AGGIUNTIVI per usare smartphone e cellulari durante i viaggi nell'Unione Europea?

, tutte le comunicazioni (telefonate, SMS e dati) saranno coperte dal pacchetto nazionale, esattamente come se ci si trovasse nel proprio Paese. Minuti, SMS e Gigabyte di dati consumati in un altro Paese saranno addebitati o detratti dal piano tariffario nazionale.

2) Quali sono le principali ECCEZIONI a questa regola (Roam like at home)?

È possibile utilizzare il roaming a tariffa nazionale durante una qualsiasi permanenza temporanea in uno Stato membro diverso da quello in cui si vive. Da ciò discende che, nel caso di trasferimento stabile in un Paese UE differente, non sarà possibile sfruttare le offerte di roaming a tariffa nazionale del Paese di provenienza. In tal caso sarà necessario sottoscrivere un nuovo contratto nel Paese di residenza, ovvero quello con il quale si è creato un nuovo legame stabile, per sfruttare il roaming nazionale durante viaggi in altri Stati membri.

3) Quali sono i LIMITI DI DURATA dell'utilizzo del roaming a tariffa nazionale durante i viaggi all'estero?

La regola base è quella dell''utilizzo corretto che si considera tale quando si trascorre più tempo o si utilizza maggiormente lo smartphone o il cellulare nel Paese di residenza piuttosto che all'estero.

3.1) Cosa accade in caso di UTILIZZO NON CORRETTO (nell'accezione di cui sopra)?

L'utente potrebbe essere contattato dal proprio operatore telefonico che è in grado di rilevare gli abusi confrontando l'utilizzo del roaming e l'uso a livello nazionale nell'intervallo di quattro mesi. Se risulta che l'utente trascorre più tempo all'estero o fa registrare un consumo superiore all'estero, l'operatore può chiedere al cliente di chiarire la situazione entro 14 giorni.

3.2) Cosa accade se l'UTENTE NON CHIARISCE LA POSIZIONE CON L'OPERATORE? È possibile applicare un SOVRAPPREZZO al consumo roaming e in che misura?

Se il cliente resta inerte, continuando ad utilizzare in maniera (ritenuta) non corretta il roaming, l'operatore può applicare un ''leggero sovrapprezzo" al consumo in roaming in questa misura:

  • 3,2 centesimi al minuto per le chiamate voce
  • 1 centesimo per gli SMS
  • 7,7 euro per GB (sovrapprezzo massimo dal 15 giugno 2017)
  • 6 euro per GB dal 1° gennaio 2018
  • 4,5 euro per GB dal 1° gennaio 2019
  • 3,5 euro per GB dal 1° gennaio 2020
  • 3 euro per GB dal 1° gennaio 2021
  • 2,5 euro per GB dal 1° gennaio 2022

4) Esistono e quali sono i LIMITI DI VOLUME per CHIAMATE, SMS e uso dei DATI in roaming alla tariffa nazionale?

Se l'utente dispone in Patria di opzioni che offrono chiamate ed SMS illimitati, si potranno sfruttare nella stessa maniera anche all'estero.

Se l'utente dispone in Patria di opzioni che prevedono traffico dati mobili illimitati o di tariffe molto convenienti per i dati mobili, l'operatore può applicare un "limite di salvaguardia" all'uso dei dati in roaming.

4.1) Quali sono gli obblighi dell'operatore che intende applicare un LIMITE DI SALVAGUARDIA ed in che misura si può applicare?

L'operatore deve informare preventivamente l'utente e avvisarlo del raggiungimento del limite. Il limite dovrà essere elevato a tal punto da coprire la maggior parte delle esigenze di roaming. Se il limite viene comunque superato, il cliente potrà continuare a utilizzare i dati in roaming con un sovrapprezzo massimo pari 7,7 euro per GB + IVA (limite ridotto a 2,50E/GB dal 2022).

4.2) Se nel Paese di residenza SI DISPONE di un VOLUME DATI ILLIMITATO, qual è il volume di dati minimo di cui si dispone con il roaming a tariffa nazionale in Europa?

L'operatore deve fornire un "volume consistente di dati, a seconda del prezzo del pacchetto dei servizi mobili di cui si dispone". Le informazioni a riguardo (ovvero sull'ammontare del volume) devono essere chiare e, se si supera tale ammontare, può essere applicato un sovrapprezzo.

COME SI CALCOLA IL VOLUME DATI MINIMO:

Volume dati in roaming = 2 x (Prezzo del pacchetto dei servizi mobili IVA esclusa / 7,7)

Ad esempio, se nel Paese di residenza si può beneficiare di un pacchetto voce, SMS e dati illimitati al prezzo di 20 euro iva compresa e 15,6 euro IVA (al 22%) esclusa, il volume di dati in roaming sarà quindi almeno pari a 2 x (15,6/7,7), ovvero 4 GB.

Superati tali limiti si possono applicare un "leggero sovrapprezzo" - ved. successivo punto 4.4

4.3) Se nel Paese di residenza NON si dispone di un VOLUME DATI ILLIMITATO, come si può stabilire se con il roaming a tariffa nazionale si può utilizzare l'intero volume dati di cui si dispone in 'patria'?

In assenza di diverse disposizioni da parte dell'operatore, il limite è lo stesso del Paese di residenza. Solo per il 2017, tuttavia, gli operatori potranno applicare un limite dati per il roaming a tariffa nazionale se l'utente paga meno di 3,85 euro per GB di dati utilizzati (nel 2018 la soglia di riferimento scenderà a 3€/GB e nel 2019 a meno di 2,25€/GB). Tale limite dipende dall'importo mensile del contratto di telefonia mobile pagato dal cliente:

COME SI STABILISCE SE L'INTERO VOLUME DATI È UTILIZZABILE:

La prima operazione è stabilire il costo al GB della propria opzione con la formula:
prezzo mensile (senza IVA) del pacchetto dei servizi mobili/numero di GB

es. si dispone di un piano che a fronte di 20 euro (15,6 euro IVA al 22% esclusa) offre voce ed SMS illimitati e 3GB di dati, si otterrà un costo a GB pari a 5,2 euro - 15,6/3GB). Si potranno quindi sfruttare completamente tutti i 3GB anche in roaming a tariffa nazionale

Se la cifra è inferiore a 3,8 euro/GB l'effettivo volume di dati si calcola con il metodo di cui al precedente punto 4.2 (Volume dati in roaming = 2 x (Prezzo del pacchetto dei servizi mobili IVA esclusa / 7,7):

es. si dispone di un piano voce/SMS/dati che offre a fronte di 20 euro (15,6 euro IVA al 22% esclusa) 10GB di dati, si otterrà un costo a GB pari a 1,56 euro (15,6/10GB). Si potrà sfruttare un volume almeno pari a 4GB - 2x(15,6/7,7).

4.4) Se SI ECCEDONO I LIMITI sopra indicati, quali sono i costi che l'operatore può addebitare*?

  • 3,2 centesimi al minuto per ogni chiamata vocale effettuata (+IVA)
  • 1 centesimo al minuto per ogni SMS (+IVA)
  • 7,7 € per GB di dati (+IVA) (meno di 1 centesimo per MB)
*nota: è cosa differente rispetto all'ipotesi dell'utilizzo non conforme alla politica del corretto utilizzo di cui al punto 3.2.

5) È necessario attivare qualche opzione specifica per sfruttare il roaming a tariffa nazionale?

No. Da oggi gli operatori telefonici non applicheranno automaticamente la tariffa di roaming quando si viaggia in Europa

6) Quali sono i DESTINATARI delle nuove norme in tema di roaming?

Tutti i cittadini europei che viaggiano in uno degli altri Stati membri della UE. Per chi non lo fa non cambia nulla, anche se l'operatore telefonico potrebbe comunque inviare una comunicazione sulla variazione contrattuale che permette di sfruttare il roaming a tariffa nazionale. Valgono in tal caso le stesse regole che disciplinano una qualsiasi modifica del regime contrattuale, se il cliente non le accetta, può rescindere il contratto.

7) Gli operatori telefonici sono TENUTI AD INFORMARE IL CLIENTE dell'entrata in vigore della nuova normativa a partire da oggi (15 giugno)?

. Gli operatori telefonici devono informare il cliente dell'abolizione delle tariffe di roaming e dei conseguenti adeguamenti contrattuali. Le stesse informazioni dovranno essere diffuse tramite i canali dell'operatore (ad esempio mediante sito web). Sempre per gli stessi fini informativi, gli operatori invieranno SMS in occasione dell'attraversamento di una frontiera UE per segnalare il passagio al roaming (a tariffa nazionale) ed invitare a seguire la politica di utilizzo corretto.

8) Durante il viaggio all'estero il cliente non può usare il roaming a tariffa nazionale e si vede addebitato un sovrapprezzo. Cosa può fare?

Se il cliente ritiene che l'addebito è ingiustificato, deve in primo luogo contestare i costi al proprio operatore che attiva un'apposita procedura di reclamo. Se la vicenda non viene risolta tramite la suddetta procedura, l'utente deve rivolgersi all'autorità competente nel proprio Paese (in Italia si tratta dell'AGCOM) che esaminerà la questione.

9) Quali sono i RAPPORTI tra il roaming a tariffa nazionale in UE e uno specifico PIANO TARIFFARIO DI ROAMING PRECEDENTEMENTE ATTIVATO dall'utente?

È possibile mantenere attivo il piano tariffario di roaming precedente (che, ad esempio, può offrire vantaggi per il roaming in Paesi extra-europei). Gli operatori telefonici hanno chiesto alla clientela nei giorni scorsi se si intendesse mantenere la tariffa di roaming preesistente (se non si è ancora ricevuta la comunicazione, si invita a contattare il proprio operatore). È importante ricordare che per mantenere il piano precedente bisogna confermarlo esplicitamente, in caso contrario (risposta negativa o mancata) entreranno in vigore le nuove norme sul roaming a tariffa nazionale.

9.1) E per chi attiva un nuovo piano tariffario comprendente servizi di roaming?

Il roaming a tariffa nazionale sarà l'impostazione predefinita.

10) Se dal mio Paese di residenza CHIAMO UN PARENTE O UN AMICO CHE SI TROVA IN ALTRO STATO EUROPEO, si applica la normativa sul roaming a tariffa nazionale?

No. La normativa vale solo quando si viaggia in un altro Paese dell'UE e si utilizzano i servizi di roaming. Non ha effetto sui prezzi delle chiamate verso un Paese straniero che restano quelli normalmente praticati dal proprio operatore.

11) Mentre si è in viaggio in roaming in un Paese europeo e si effettua una chiamata o si invia un messaggio è rilevante l'operatore del destinatario o se si tratta di numero fisso o mobile?

No. Le chiamate saranno comunque scalate dall'ammontare dei minuti previsti dal piano tariffario nazionale - o saranno illimitate se si dispone di tale opzione nel proprio Paese - indipendentemente dalla natura fissa o mobile del numero o dall'operatore.

12) Ricevere una chiamata all'estero con la nuova normativa comporterà dei costi?

No. Non esiste alcun costo, esattamente come avviene quando si riceve una chiamata nel proprio Paese di residenza

13) Nello specifico, IN QUALI NAZIONI si potrà sfruttare il roaming a tariffa nazionale da oggi?

In tutti i 28 Paesi della UE, ovvero Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.

A breve il roaming a tariffa nazionale sarà disponibile anche nei Paesi dello Spazio Economico Europeo: Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

14) Mentre si è in viaggio SU UNA NAVE nel territorio dell'Unione Europea è possibile beneficiare del roaming a tariffa nazionale?

, ma a condizione che il collegamento avvenga ad una rete mobile terrestre. La normativa non si applica se il collegamento avviene tramite reti differenti, come i sistemi satellitari. In tal caso ai servizi di roaming si applicano i massimali previsti dalla UE (ved. sopra).

15) In caso di VIAGGIO ALL'ESTERO di lunga durata (maggiore di due settimane) ha ancora senso acquistare ed attivare una SIM LOCALE?

Non si può rispondere a priori, ma è consigliato dare preliminarmente uno sguardo alla politica di utilizzo corretto praticata dal proprio operatore. Se i limiti temporali oltre i quali si configura l'ipotesi di violazione della politica di corretto utilizzo sono sufficientemente ampi, allora si potrebbe ricorrere al roaming a tariffa nazionale senza necessità di acquistare una SIM locale.

16) In caso di LUNGA PERMANENZA in un Paese UE diverso da quello di residenza come si può essere certi di sfruttare il roaming a tariffa nazionale e che non verrà applicato alcun sovrapprezzo?

Partendo da quanto esposto nel punto 3), se non si viene contattati dal proprio operatore telefonico, si può avere la ragionevole conferma che è possibile sfruttare il roaming a tariffa nazionale senza alcun sovrapprezzo e senza violazione della relativa normativa

17) Può capitare che il dispositivo di CHI VIVE IN UNA REGIONE ITALIANA DI CONFINE si colleghi frequentemente a una rete della nazione attigua. Si può sfruttare lo stesso il roaming a tariffa nazionale senza superare i limiti?

. È sufficiente che l'utente si colleghi giornalmente almeno una volta alla rete nazionale per conteggiarlo come giorno trascorso in Italia - di conseguenza l'uso della rete non sarà considerato in roaming. Ciò vale sia che la connessione avvenga al di qua del confine, sia che avvenga al di là del medesimo (ad esempio se si passa parte della giornata nella nazione UE confinante).

18) Un UTENTE LAVORA IN UN PAESE EUROPEO DIVERSO DA QUELLO DI RESIDENZA, può sfruttare il roaming a tariffa nazionale senza superare i limiti?

. L'utente sceglierà un operatore di uno dei due Paesi e userà in roaming alla tariffa nazionale di detto Paese. Si può quindi scegliere di sfruttare il roaming a tariffa nazionale con una SIM del Paese di residenza o con quella del Paese in cui si svolge l'attività lavorativa. Vale sempre la regola della politica del corretto utilizzo (ved.punto 3) con la condizione di cui al punto 17) - ogni giorno in cui ci si collega alla rete nazionale viene conteggiato come presenza nel Paese di residenza.

19) Facciamo un esempio, si viaggia nell'Unione Europea in media 2-3 settimane all'anno. Si può sfruttare il pacchetto nazionale senza superare i limiti del roaming a tariffa nazionale?

, tenendo presente che se la tariffa nazionale prevede un volume dati illimitato, quello dei dati in roaming a tariffa nazionale potrebbe non essere illimitato (ved. punto 4.2); nel caso di tariffa nazionale con volume dati limitato inoltre non tutto il volume potrebbe essere fruibile se il prezzo è molto basso (ved. punto 4.3). Le quantità di dati dovrebbero essere comunque tali da coprire la maggior parte delle esigenze, mentre il sovrapprezzo per i dati in eccedenza incontra limiti ben precisi (ved. punto 4.4).

20) Anche chi ha una CARTA PREPAGATA può sfruttare il roaming a tariffa nazionale?

. Per chiamate vocali ed SMS il prezzo è quello del Paese di residenza, mentre l'operatore può applicare un limite al volume di dati in roaming a tariffa nazionale se il prezzo è pagato per unità e il prezzo unitario nazionale dei dati è inferiore a 7,7 euro. Questo limite dovrebbe essere non inferiore al volume ottenuto dividendo per 7,7 euro il credito residuo della prepagata (IVA esclusa) risultante al momento in cui si usano i servizi in roaming.

es. sulla carta restano 8 euro IVA esclusa, iniziando ad usare i dati in roaming si avrà a disposizione un volume dati in roaming a tariffa nazionale almeno pari a 1GB (8/7,7)

FONTI

Il miglior iPhone di sempre? Apple iPhone 15 Pro, in offerta oggi da Trendevice.com a 899 euro oppure da eBay a 984 euro.

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Commenti

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floc

eh ma la differenza è che anche se è passato tanto tempo tu a scuola hai imparato a far di conto, l'autore dell'articolo no :)

kikko19

Se non attivi il roaming non ti colleghi con nessuna rete (tranne il WiFi ovviamente)

Valerio Sansone

Scusate ma se io vado in un paese estero e non attivo il roaming andrei invece a pagare altre tariffe, oppure è automatico il passaggio?

Sheldon Cooper

Degli SMS che ricevi quando esci dall'Italia. Penso che al momento non sia molto chiaro nemmeno a loro.... :-)

Body123

Non ho capito, di chi dei due mi devo fidare? Di quelli di Facebook o di quelli dell'app?

Triligot

Secondo la formula dell'articolo io avrei 3,83gb disponibili in roaming, invece se vado sul sito Vodafone dove, inserendo quanto spendo per la mia offerta, mi calcolano 4,6gb utilizzabili...mah

Alessandro Buzzoni

l'articolo secodo me è proprio sbagliato. ci sono anche delle app online http:// www .paginainizio.com/service/scorporoiva.html

Triligot

e invece mi sbagliavo, ci calcoli uno sconto o una percentuale con la mia formula mica l'iva... È un'iva scorporata con la calcolatrice quella dell'articolo

Alessandro Buzzoni

15.6 sarebbe il prezzo senza l'iva? quindi in 15.60+iva fa 20 euro giusto? ma se fai 15.60*1.22 viene 19.03
invece è 16.39+iva22 che fa 20.00
la formula corretta per lo scorporo è 100 : (100+22) = valore+iva : valoreivato
che si può riassumere con: valoreivato/1.22

Triligot

20:100=x:22 x=(22*20)/100= 4.4 e 20-4.4=15.6...mi sembra corretto

WryNail

Strano che non l'abbia detto nessuno, comunque complimenti per la scelta della ragazza in copertina...e complimenti alla ragazza stessa.

Sheldon Cooper

Un abuso. Uno dei tanti. =P

Sheldon Cooper

Fidarti di quello che ti dicono in chat, soprattutto ora e su una cosa nuova, è assolutamente assurdo.

Si vedrà prossimamente.. quando il quadro sarà più chiaro.

Alessandro Buzzoni

Se sei in Roaming (quindi non sei in italia ma in uno degli altri 27 paesi UE) allora puoi chiamare la Romania o uno degli altri 27 paesi UE, usando il tuo bundle nazionale. Quindi se ad esempio sei in Francia, puoi chiamare la Romania appunto usando il tuo bundle nazionale

Tony Musone

no, non ho capito cosa intendessi di diverso da quanto hai scritto, mi spiace.

"padrone elitario superiore" lo sarai tu e comunque bastava il "grazie".

salùt

floop

ma io non ho capito se posso spendere i miei minuti nazionali per chiamare che ne so in Romania quindi un numero romeno.

Flyn

Ti ringrazio per la sottile ironia. Hai capito benissimo cosa intendevo ma la volontà di fare il superiore elitario fa da padrona.

Grazie per il riassunto.

Geriko

doveva essere così:

"Se dall'italia chiami un numero DIVERSO da +39 (esempio un numero
francese/spagnolo ecc..) paghi come una chiamata INTERNAZIONALE"

"Se dall'UE (escluso l'italia) chiami un qualsiasi numero EU (italiano/francese/spagnolo) utilizzerai i minuti della tua offerta nazionale"

Liquefatto

come funzionerebbe se io devo fare trasferte per lavoro? sicuro sto mesi interi all'estero quindi non posso consumare di più in Italia

riccardik

buono a sapersi, grazie

Body123

In chat dell'app mi hanno detto infatti di no, poi ho voluto chiedere in chat su Facebook e mi hanno detto di sì, a quel punto gli ho detto "un vostro collega nell'app mi ha detto di no, decidetevi" e mi hanno confermato che invece i giga li danno in base a quanto spendi, compresi quelli aggiuntivi

Sgnapy

Pare che offerte a prezzi bassi non garantiscano tutti i gb. Già come cosa mi pare scorretta. Solo che lo sanno solo loro :)

Sgnapy

Appena tornato da praga, L'offferta dei 3
euro si è disattivata da sola. https://uploads.disquscdn.c...

Rocco

"Se dall'italia chiami un numero DIVERSO da +39 (esempio un numero
francese/spagnolo ecc..) paghi come una chiamata INTERNAZIONALE"

"Se dall'UE chiami un qualsiasi numero EU (italiano/francese/spagnolo) utilizzerai i minuti della tua offerta nazionale"

Non ha senso xD

Tiwi

secondo me i gb aggiuntivi non concorrono al fine del calcolo..ma ne sapremo di più prossimamente

Tiwi

minuti della tua offerta, confermo

Tiwi

la prima cosa è normale, essendo in patria, non è roaming
l'uso dei dati, è "momentaneo" xk ogni anno il valore dei gb si dovrebbe abbassare finchè non si potrà usare tutto il bundle all'estero
per gli abbonamenti non so

Tiwi

veramente da quanto ho capito io, per i gb, tutti hanno messo dei limiti
tra i virtuali, si attendono conferme, per ora, kena ha limitato

Gianluca DS

Ti correggo: all'ignoranza pare non esserci limite.
Ciao

Tony Musone

troll?!
senti facciamo una cosa ti blocco perchè a tutto c'è un limite... ciao ciao

Tony Musone

invece per me, a fronte di questa esternazione, non è più un mistero la tua cafona arroganza, qualsiasi sia il master tu abbia conseguito.

io non ho mai messo in dubbio il sistema metrico decimale applicato alla misura delle lunghezze, dei volumi, delle superfici e del peso ma sono ancora convinto, per esperienza personale, che applicato alla valuta e nella fattispecie all'euro (sebbene sia giusto scrivere 1 cent possa invece portare in errore scrivere 0,77 cent per indicarne i millesimi) sia più chiaro, corretto ed esente da interpretazioni scrivere: 0,0077€

e con questo chiudo

Gianluca DS

Che sia scritto nel primo o nel secondo modo il prezzo NON CAMBIA. Come non cambia scrivere 0,77 centesimi di euro o 0,0077 euro. Tu sostenevi invece che 0,77 cent equivalessero a 0,77 euro. L'hai dimenticato? :)
Che tu non sia abituato a fare le equivalenze non significa che il mondo non sia abituato a farle. Come ti ho risposto anche in altra sede, tutti gli operatori indicano le tariffe in centesimi. Come ti ho già indicato, puoi verificarlo qui:
www .tim .it/offerte/mobile/estero/allestero/tariffe-base-chiamate-sms-e-internet
Oppure qui:
www .postemobile .it/privati/piani-tariffari/piani-non-piu-attivabili/con-tutti-base

Gianluca DS

Due cose:
1) Che i prezzi siano normalmente espressi in euro è ovvio, ciò non vuol dire che se li si esprime in centesimi si commetta un errore. Né vuol dire, come tu affermavi, che 0,77 centesimi equivalgono a 0,77 euro. Come tu sia stato promosso in seconda elementare rimane tuttora un mistero alla luce di questa tua convinzione.
https://uploads.disquscdn.c...

Tony Musone

furbetta :)

sì, mi servirebbe un esempio italiano in cui il prezzo commerciale sia espresso in centesimi e non in euro... per esempio, invece del prezzo della benzina, perchè non scrivi il prezzo alla pompa o quello che compare sull'insegna del gpl, sarà 50,00 cent o 0,50€? ;)

Tony Musone

grazie per la dotta dissertazione ma io sapevo che:
- è vero, nel mondo ci sono paesi che per separare i decimali usano il punto, altri la virgola ed altri come l'inghilterra entrambi, però in europa e in italia, le migliaia si separano con il punto e i decimali con la virgola, sono convenzioni ma così è, che io sappia
- la pagina di vodafone è esplicativa ma sempre quella è la fonte, forse in inghilterra patria di vodafone è d'uso frequente ma IO qui, in italia e in europa i centesimi di euro li ho sempre trovati scritti così: 0,01€ questo è l'unico modo in cui lo spazio per l'errore o l'interpretazione è ridotto a zero

salùt ;)

Gianluca DS

Te l'ho linkata. Con senza scatto new pago gli SMS 7,32 centesimi di euro. Cioè 0,0732 euro. Cioè sette centesimi più 32 millesimi. O se vuoi sette centesimi, tre millesimi e due decimillesimi. Questo ti dimostra che nei conteggi all'ingrosso vengono utilizzate anche le frazioni di centesimi.
Vuoi un altro esempio banale? Il carburante. Come sono espressi i prezzi della benzina? Una cifra intera e tre decimali. Il distributore fuori casa mia la vende in questo momento a 1,459 euro/litro. Sono un euro, 45 centesimi e 9 millesimi.
Ti servono ancora esempi? :)

Gianluca DS

Infatti l'operatore, come te, si è confuso :)
Tra virgola e punto non cambia nulla, si possono usare entrambi. Se preferisci la virgola, usa la virgola: tuttavia il senso resta lo stesso.
L'unità di riferimento, lo dice il nome, è la misura il cui valore assume il numero 1. Se ragioni di soldi, puoi dire un euro, dieci euro e cento euro, e quindi stai usando l'euro come unità di riferimento. Ma puoi anche dire cento centesimi, mille centesimi e diecimila centesimi, stai indicando la stessa quantità di soldi utilizzando però come unità di misura l'eurocent.

Ti faccio un altro esempio: se ti dico che ho appena pagato 0,77 milioni di euro, tu puoi mai dirmi che 0,77 milioni equivalgono a 77 milioni? No. Allo stesso modo, 0,77 euro non equivalgono a 77 euro e 0,77 eurocent non equivalgono a 77 eurocent. È un concetto semplice, 0,77 non può mai essere uguale a 77.

In europa il valore massimo di un GB acquistato all'ingrosso è 7,7 euro. Un GB è equiparato - per approssimazione - a 1000 MB. Quindi il costo per 1000 MB è pari a 7,7 euro, ossia 770 eurocent.
Il prezzo per cento MB è pari a 0,77 euro, ovverosia 77 eurocent.
Il prezzo per dieci MB è pari a 0,077 euro, ovverosia 7,7 eurocent.
Il prezzo per un MB è pari a 0,0077 euro, ovverosia 0,77 eurocent, che è proprio quanto l'operatore ci fa pagare per il traffico extra-soglia.

0,77 eurocent equivalgono a 77 millesimi di euro: un MB costa quindi meno di un eurocent.

Tu affermi che il centesimo di euro sia la più piccola unità di misura utilizzata in economia e dici di non aver mai visto prezzare un prodotto utilizzando le frazioni di centesimo, ma ti sbagli e di grosso: l'eurocent è il più piccolo TAGLIO DI MONETA, che è una cosa ben diversa!

www . vodafone . it/portal/Privati/Tariffe-e-Prodotti/Tariffe/Ricaricabili/Senza-Scatto-New

Qui trovi i costi della tariffa "Senza Scatto New" di Vodafone. Quanto si pagano gli SMS? 7,32 centesimi. A meno che tu non mi dica che per te 7,32 centesimi equivalgono a 7,32 euro, non puoi dirmi neppure che 0,77 centesimi equivalgono a 0,77 euro.
Ogni messaggio lo paghi "un po' più" di sette centesimi. Ogni MB in roaming extrasoglia lo paghi "un po' meno" di un centesimo, per la precisione 77 millesimi di euro.

Fine della storia, è matematica e le regole matematiche si applicano a QUALSIASI conto che tu intenda fare, che si tratti di metri, litri, tonnellate, euro, pollici, cipolle o unità astronomiche :)

Tony Musone

la cosa si esaurirebbe facilmente se, come dicevo a lui, invece di scrivere rispettabili opinioni, linkaste una pagina in cui si confermi la vostra teoria sulla valuta e sui millesimi di euro

oppure, per quanto mi riguarda, puoi smetterla tu ancor prima di cominciare ;)

Tony Musone

vero

Tony Musone

dato che siete diventati due contro uno mi arrendo ;)

ma, a 'sto punto, CREDO che ci voglia una virgola al posto del punto e CREDO che qui non siamo nel campo della matematica ma della unità di valuta il cui riferimento è 1 euro

ora, io NON ho MAI visto prezzare un prodotto come dite voi, infatti sarà un caso ma anche l'operatore, rispondendo alla domanda via sms riguardo al costo dei dati extra soglia, leggendo 0.77 cent sulla pagina di vodafone ha inteso 77 centesimi ma come dicevo: mi arrendo ;)

Gianluca DS

0.009 euro, non 0.009 centesimi di euro.

Gianluca DS

Hahaha, ho appena fatto l'errore di rispondergli in un altro commento riguardo l'equivalenza centesimi/euro... spero non ricominci da capo anche con me, incredibile che non riesca a capire XD

Gianluca DS

0.77 cent/MB vuol dire 0.0077€/MB. Ti stai confondendo :)

0.77 CENT sono meno di 1 CENT. L'equivalenza centesimi/euro si fa moltiplicando il numero di centesimi per 0.01.
1 cent equivale a (1*0.01) euro, quindi 0.01 euro.
0.77 cent equivalgono a (0.77*0.01) euro, quindi 0.0077 euro.

In matematica non esiste mai un unico modo corretto per scrivere un numero, per la cronaca.
Puoi scrivere 0.77 cent, oppure 0.0077 euro, oppure 7.7 millicent, oppure 7.7*10^-1 cent, oppure 7.7*10^-3 euro. È sempre lo stesso numero :)

Tony Musone

ad oggi, sembrerebbe che solo tim e la tre non mettano limiti al roaming nei loro abbonamenti, nemmeno nel traffico dati, se non quelli previsti dalla direttiva

Tony Musone

fastweb appoggiandosi su tim è già più comprensibile ma la multinazionale vodafone davvero non si capisce

Tony Musone

vero, neanche tim sembra imporre limiti propri
https://www. tim. it/roaming-eu

Sheldon Cooper

TIM ha imposto limiti? Pensavo di no

Tony Musone

ah ok ... se è stato dichiarato che l'i v a è un gentile concessione va bene ma loro la dovrebbero comunque pagare e conteggiare, quindi ci sarebbe comunque, nel senso che 7,7 è i v a compresa e cioè 6,31+i v a, più o meno il prezzo imposto per il 2018 ... azz ;)

"Per i dati, il sovrapprezzo massimo sarà di 7,7 euro per GB (dal 15 giugno 2017), importo che scenderà a 6 euro per GB (dal 1° gennaio 2018), a 4,5 euro per GB (dal 1° gennaio 2019), a 3,5 euro per GB (dal 1° gennaio 2020), a 3 euro per GB (dal 1° gennaio 2021) e infine a 2,5 euro per GB (dal 1° gennaio 2022)."

però, ad oggi, la migliore rimane la Tre che per adesso non ha imposto limiti al traffico dati nei suoi abbonamenti, se non quelli imposti dalla direttiva ;)

Sheldon Cooper

Su alcuni articoli, pubblicati su il sole 24 ore e sul secolo, parlavano proprio della gentile concessione relativa all'IVA. Tuttavia.. tutto da verificare.

C'è da dire che il sito Vodafone riporta tutti i prezzi ivati è nella sezione euroroaming si parla di 7,7€/GB..

Cambia poco, ma sarebbe preferibile. :-)

Geriko

Anche perché i gb vengono limitati solo per certi contratti, quindi è una pura mossa per guadagnarci

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