Tutti i prezzi sono validi al momento della pubblicazione. Se fai click o acquisti qualcosa, potremmo ricevere un compenso.

L'AI di Google DeepMind impara a ricordare le conoscenze acquisite

15 Marzo 2017 12

Viviamo in un periodo storico in cui diamo quasi per scontato che le intelligenze artificiali siano migliori di noi umani in alcuni campi, come gli scacchi e il Go. Ma tra i tanti aspetti in cui noi siamo (ancora) superiori, c'è la capacità di adattamento. Capiamo molto più in fretta come si gioca a un nuovo gioco, per esempio, mentre l'AI deve sempre imparare tutto da zero.

Questa caratteristica ha a che fare con la capacità di sfruttare la propria memoria in modo elastico, ed è fondamentale per sviluppare un'intelligenza artificiale che riesca davvero a pensare come un essere umano. Il prossimo obiettivo di DeepMind, la società/divisione di Google che si occupa di AI, è proprio questo.

Il nuovo algoritmo, chiamato Elastic Weight Consideration, emula in modo fedele il rapporto tra sinapsi e neuroni di un cervello umano, in cui le prime hanno la tendenza a preservare le connessioni tra i secondi quando si sono dimostrate utili in passato. In base al compito che gli viene chiesto di svolgere, l'algoritmo classifica tutte le informazioni che ha appreso in precedenza e le sfrutta per impararlo più rapidamente.

DeepMind ha condotto alcuni test sfruttando dieci videogiochi classici per Atari 2600. L'algoritmo non ha avuto bisogno di impararli separatamente uno ad uno, ma ha sfruttato le conoscenze acquisite in quelli già conosciuti per imparare quelli che gli mancavano.

È un passo avanti interessante, ma c'è ancora molto da lavorare. Lo spiega DeepMind stessa: allo stato attuale, il sistema non è in grado di adattarsi e imparare in tempo reale, ma ha bisogno di "pensarci su" con più calma e tempo. Allo stesso tempo, un'AI "tradizionale" è molto più efficiente e veloce nell'apprendimento di un singolo gioco. Ma dimostra che anche l'AI può avere una memoria, e potrebbe addirittura aiutare scienziati e neurologi a confermare finalmente molte teorie sul cervello umano in circolazione da anni.


12

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...

Mirano a costruire una macchina capace di auto apprendere fino ad avere capacità previsionali.
Il vitello d'oro in salsa tecnologica.

Pol Hallen

?

Se poi un giorno avrà coscienza di sé, si trasformerà in Don Zauker, capo dei Meganoidi.
https://uploads.disquscdn.c...

Pure new wool

Più che altro ripensando a Minority report mi sono venuti in mente i precoq e la loro capacità di prevedere i crimini, quindi non lo associavo direttamente alle AI come tema principale del film. Però interessante questa cosa del Mit, da approfondire. La notizia comunque mi ha fatto pensare a L'ultima domanda, il racconto di Asimov.

No, ma se tu hai in mente qualcos'altro scrivilo pure.

«Successivamente dei ricercatori del MIT nel campo dei big data e dell'apprendimento automatico hanno progettato un algoritmo che rende possibile nella realtà alcuni aspetti degli scenari narrati in Minority Report»

From Wikipedia alla voce Minority Report

Pure new wool

Forse fai confusione con un altro film.

Pure new wool

Capisco sempre di più i timori di Hawkings...

SUPerPony

E io sono ancora all'incapsulamento :)

Minority Report ... ci siamo quasi.

R1cR1

Skynet si avvicina...

Francesco

Le "ricordanze" ...top!

manu1234

Sarebbe interessante sapere se zo e xiaoice funzionano con lo stesso ragionamento, visto che il risultato è quello

Recensione e Riprova Google Pixel Buds Pro, rinate con l'aggiornamento

24H con Oppo Find N2 Flip, la sfida a Samsung è servita | VIDEO

Abbiamo provato i nuovi Galaxy Z Fold4 e Z Flip4, ecco le novità! | VIDEO

Copertura 5G, a che punto siamo davvero? La nostra esperienza in città