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The Daily Beast: giro di soldi tra AT&T e Governo US, in vendita la privacy dei clienti

26 Ottobre 2016 24

"AT&T sta spiando gli americani per profitto", è questo il titolo a chiare lettere con il quale il sito web di informazione statunitense The Daily Beast apre il recente report che fa luce su un presunto giro di soldi tra il più grande operatore di telefonia mobile e fissa americano e il governo US. La fedele cooperazione tra AT&T e NSA, l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale US, è cosa ormai nota e non farebbe più notizia: quello che mette in nuova luce questa collaborazione è però la possibilità che l'operatore abbia trovato un modo per rendere il tutto remunerativo per le casse dell'azienda.

Per chi si è perso qualche puntata precedente, rinfreschiamo la memoria: è già nel 2003 che AT&T fa "amicizia" con l'NSA, regalandogli un'intera stanza all'interno del suo edificio di San Francisco, rimasta famosa con il nome "room 641A": è servita all'ente governativo come porta d'accesso per sbirciare tutto il traffico internet gestito dall'operatore, fino al 2006 quando una class action e un tecnico dell'azienda denunciarono il tutto al mondo.

La porta di ingresso della famigerata stanza "641A", all'interno dell'edificio SBC Communication a San Francisco.

Il vizio si ripropose già nel 2007, quando AT&T istituisce "Hemisphere Project", un progetto segreto di sorveglianza di massa finanziato dalla Casa Bianca per condurre operazioni di antidroga (ma non solo, poi si scoprì!) sfruttando i metadati (chi, quando, dove ha chiamato chi), ma anche SMS e chat online, delle comunicazioni telefoniche e via internet dal 1987 a oggi. Fu reso pubblico nel 2013, ai tempi delle inchieste giornalistiche post-Snowden, grazie ad un attivista che si ritrovò tra le mani un Powerpoint "sensibile" sospetto. Dopo lo scandalo PRISM, fu promessa una ristrutturazione del progetto in accordo alle nuove normative che regolano le attività di sorveglianza, e da allora se ne è saputo poco o nulla.

Ora The Daily Beast offre una nuova prospettiva per guardare a questo progetto: non sarebbe nato da una richiesta del governo americano, ma sarebbe stato proprio un prodotto sviluppato, pubblicizzato e venduto da AT&T al governo americano per milioni di dollari pagati dai contribuenti, per ogni suo anno di attività. Sulla "scatola" del prodotto non sarebbe stata impressa nessuna clausola: non sarebbero stati mai richiesti mandati per usarlo (come vuole invece la norma), bastava non rivelare l'esistenza del progetto.

Il Daily Beast azzarda pure un listino prezzi: i dipartimenti di polizia sono arrivati a pagare da $100.000 fino a $1 milione di dollari per una singola occhiata all'interno del database di AT&T. La contea di Harris, in Texas, ha eseguito un pagamento di $77.924 nel 2007, e da quell'anno il conto è salito a $940.000.

Quello che i documenti pubblicati dalla testata online suggeriscono è che sia stata portata avanti per tutti questi anni un'attività di cosiddetta "parallel costruction": non potendo portare come prova in tribunale un metadato proveniente da Hemisphere, le forze di polizia prima esploravano in libertà e senza mandati il database AT&T, e poi con le informazioni ricevute costruivano un'indagine verosimile ad hoc.

Già tre associazioni sono sul piede di guerra contro AT&T, l'Electronic Frontier Foundation (EFF), l'American Civil Liberties Union e l'Electronic Privacy Information Center, e in alcuni casi più fortunati si attende il responso dei giudici. Scott Shackford da Reason.com ricorda invece come in questi casi si scorda sempre di accusare la cattiva condotta del governo, mentre si punta sempre e solo il dito contro le aziende, complici in due del misfatto. Un portavoce di AT&T ha negato l'esistenza di "database speciali" e ha sostenuto che l'azienda opera in questi casi come richiesto dalla legge.

La sparata del Daily Beast arriva a due giorni di distanza dall'acquisto da 85,4 miliardi di Time Warner da parte di AT&T, un pacchetto che contiene al suo interno anche Warner Bros., HBO, CNN e Cartoon Network. La compravendita attende l'approvazione dell'Antitrust americano, e nel frattempo la politica locale, da Sanders a Trump, non guarda di buon occhio l'accordo. Sarà questa la goccia che farà traboccare il vaso? Ve lo faremo sapere.


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Commenti

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ValeDik

Non esiste lo stato, esistono i politici e i funzionari, che sono persone come me, te, e chiunque altro. Non ce lo scordiamo mai! ;)

Stefano

Ho fatto una domanda provocatoria per arrivare al succo della questione. Cioè arrivare a parlare delle intercettazioni a tappeto, che ripeto, non sono da condannarsi in toto solo perché la NSA lo fa in maniera illegale. Non ho mai negato che lo stiano facendo in maniera illegale. Inutile che tu dica chissà a quale scopo, lo scopo si conosce benissimo, non hanno arrestato nessuno per crimini comuni sfruttando le intercettazioni illegali, sostanzialmente non sono stati violati i diritti degli americani, tranne quello della privacy, ovviamente, ma è da vedere quali informazioni sono state veramente "lette" o se si tratti invece di info generiche e statistiche. Ma in ogni caso quello che si contesta è proprio questo: cioé l'assenza di certezze su come usino questi dati raccolti. Come ho già spiegato, non giustifico il comportamento delle agenzie governative usa, ma nemmeno giustifico la difesa di diritti che non esistono. quello di non voler essere intercettati a tutti i costi, esattamente come chi dice che è giusto che Apple non fornisca la possibilità di sbloccare i propri terminali.
Fino a prova contraria quei dati non sono stati venduti a nessun altro, inutile fare considerazioni sulla base dei SE

Stefano

Ma assolutamente non funziona come hai descritto tu. Politici e funzionari statali non sono la stessa cosa. La fiducia che riponi allo stato per forza di cose dovrebbe essere maggiore a quella che riponi su un privato che non conosci. È lo stato che ti tutela.

deepdark

Ciccio, va che c'è scritto che lo hanno fatto in maniera illegale eh! Anche in Italia fanno controlli a tappeto sulle finanze (o almeno così dicono), ma una cosa che lo fa lo stato per un motivo preciso (sgamare gli evasori) e LEGALE, un'altra è che lo fa una agenzia in maniera indiscriminata su TUTTI i dati, che li cataloga e soprattutto che lo fa in maniera ILLEGALE e chissà per quale scopo (come ha dimostrato snowden).

ValeDik

Hai le stesse garanzie che non ci faccia nulla tra me e un politico o un funzionario statale, io come loro possiamo violare le stesse regole, siamo tutti umani allo stesso tipo. È una questione di fiducia, che si basa sugli interessi (io nessuno, loro chissà), sulla trasparenza (io te l'ho chiesto, ho nome e cognome, loro no, o comunque non ne saresti mai sicuro), sulla perseguibilità e la certezza della pena (loro fanno le regole e regolano), sui precedenti (io ho la fedina penale pulita, loro?). Tu ti fidi? A quali condizioni?

Stefano

Mi sembra sia tu quello che finge di non capire. Qui si parla di intercettazioni a tappeto su tutti. Non su specifici gruppi. I censimenti di oggi sono a tappeto su tutti, e perfettamente in grado di stabilire l'origine etnica di tutte le famiglie. Sul resto non hai risposto.

Maurizio Mugelli

evidentemente fingi di non capire, la schedatura del 1938 non era un normale censimento ma uno mirato esclusivamente a schedare gli ebrei e quel tuo "se non hai niente da nascondere non devi aver paura" era esattamente quello che dicevano agli ebrei i nazisti. lettera per lettera.

Stefano

Ti spiego subito. Ovviamente no, perché tu non sei nessuno, e non ho alcuna garanzia che non ci farai nulla. Se questo genere di intercettazioni venisse fatto con regole precise, che garantiscano l'operato dei funzionari statali, quale sarebbe il tuo problema? Ovvio che allo stato attuale c'è troppa arbitrarietà dei suddetti, ma non è una buona ragione per dire che le intercettazioni a tappeto siano il male in senso assoluto.

Stefano

La storia la conosco benissimo. Ti inviterei a notare che i censimenti si fanno ancora oggi, e sono legali, perché esistono regole e leggi ben precise. E rimane cosa diversa un censimento da una intercettazione/raccolta dati. Il tuo discorso di prima è giusto, infatti io sono d'accordo sul fatto che allo stato attuale non sia corretto. Quello che io dico è che il controllo della popolazione a tappeto non è di per sè sbagliato se fatto con regole precise che rispettino i diritti costituzionali. Per intenderci che un lavoratore legga le mie conversazioni in modo anonimo non sarebbe grave. Oltretutto non è possibile farlo con tutti. La maggior parte delle conversazioni sarebbe filtrata da un computer. Poi l'anonimato potrebbe essere "svelato" solo una volta scoperto un rischio.

Stefano

Io mai detto. Rimane il fatto che le leggi sulla protezione dei dati sensibili esistono ancora. Ti stai riempiendo la bocca di inesattezze. Non è scritto da nessuna parte che sono in vendita a chiunque, né c'è scritto da nessuna parte che queste informazione sono automaticamente e immediatamente ricollegate a nome e cognome. Ed in ogni caso i tuoi dati sensibili non vengono resi pubblici. Quindi risparmiati il : gira tutta la tua cronologia (cosa che oltretutto non avrei grossi problemi a fare), perché non c'entra niente. quello che si può contestare è il metodo, cioè l'assenza di regole precise e l'arbitrarietà delle decisioni. Ma sul controllo anonimo e a tappeto (pur nel rispetto delle precise regole costituzionali) io non sono del tutto in disaccordo.

deepdark

Sono in vendita. Che sotto un certo punto di vista è anche peggio. Ma poi, nn hai detto che nn hai nulla da nascondere?

Maurizio Mugelli

probabilmente perche' non conosci molto bene la storia - ad esempio nel 1938 il governo fascista indi' un censimento della popolazione ebrea, su richiesta del governo tedesco.
perche' gli ebrei avrebbero dovuto non compilarlo, che avevano da nascondere?
beh, indovina a che scopo era stato fatto quel censimento.
lo stesso accadde in olanda, nel 1941, giusto prima dei fatti del Diario di Anna Frank.

ValeDik

Me li faresti vedere a me tutto questo quei dati elencati dall'utente sopra? Vedere: non li potró condividere con nessuno e non ci farò nulla perché non mi servono. Credo la tua risposta sarà no! Perché per burocrati e loro tecnici è sì? :)

Stefano

Assolutamente d'accordo.
Ma il paragone rimane inappropriato.

Maurizio Mugelli

assolutamente no - e' tutto li il problema, cosa vuol dire che non hai niente da nascondere se chi usa quelle informazioni non ha nessun controllo e non deve rispondere delle proprie azioni? che uso ne fara? come puoi essere sicuro che non ne abusi?

Stefano

Mi sembra un paragone forzato

Stefano

Non mi sembra che il governo pubblichi i tuoi dati sensibili. Attendo argomentazioni.

qandrav

"Già tre associazioni sono sul piede di guerra contro AT&T"

LOL, sono decenni che i muricans si fanno prendere in giro (anche) da verizon e dalla celeberrima Comcast (cercatela su google immagini eheheh), non cambierà nulla come sempre

mds

Io non ho nulla da nascondere ma cerco di nasconderlo comunque per sembrare interessante U.U

deepdark

Ma infatti, pubblica tutti i tuoi messaggi di wathapps e metti una webcam in camera da letto. Giraci la tua cronologia web e la tua busta paga, tanto che m1nchia hai da nascondere???

Maurizio Mugelli

gia', anche le ss di hitler lo dicevano sempre e gli ebrei non avevano niente da nascondere dopotutto.

Stefano

E perché sarebbe da beoti pensarlo? Sentiamo.

Artorias

Ma il loro logo è la morte nera!!! https://uploads.disquscdn.com/...

GTX88

in attesa dei beoti "ma tanto io non ho nulla da nascondere"

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