10 Aprile 2017
Il CEO di Foxconn Technology Group Terry Gou ha annunciato ufficialmente l’acquisizione di Sharp Corp., azienda giapponese leader nel settore dell’elettronica. L’accordo è stato trovato dopo una serie di colpi di scena che avevano rischiato di far saltare l’affare nel corso dell’ultimo mese dopo che era emersa l'esistenza di diverse potenziali passività.
L’azienda taiwanese investirà 388 miliardi di yen (pari a circa 3,5 miliardi di dollari), cifra inferiore di 100 miliardi di yen rispetto alla proposta inizialmente avanzata dalla società madre Hon Hai. Il controllo del 66% di Sharp avverrà tramite azioni del valore nominale di 88 yen, secondo quanto emerso dai dettagli dell’accordo.
Foxconn dovrà poi prevedere l’acquisto di ulteriori azioni attualmente nelle mani di alcune banche giapponesi per un valore di circa 100 miliardi di yen. Per di più, una clausola all’interno del contratto di vendita prevede che qualora l’affare dovesse fallire entro il prossimo 5 ottobre, Foxconn avrebbe il diritto esclusivo di prelazione per l’acquisto di Sharp Display per i successivi tre mesi.
Il colosso asiatico è dunque riuscito nell’intento di espandere il proprio business dal “mero” assemblamento di componentistica all’intera filiera produttiva e commerciale.
"Abbiamo molte cose che vogliamo raggiungere e sono sicuro che saremo in grado di sbloccare il vero potenziale di Sharp e raggiungeremo insieme grandi traguardi", ha affermato Terry Gou.
Sharp concluderà l’anno fiscale con una perdita operativa pari a 170 miliardi di yen, ben diversa rispetto al profitto di 10 miliardi inizialmente preventivato. Inoltre, all’interno dell’azienda nipponica sono previsti grandi cambiamenti a livello di management, CEO incluso.
A conclusione dell’accordo, le azioni di Sharp hanno guadagnato il 3.9% alla Borsa di Tokyo. La cerimonia della firma si terrà questo sabato 1 aprile a Sakai.
Commenti
Neanche tanto piano
Si ovvio ma sono stati acquisiti tramite Audi, che ne gestisce e condivide anche le tecnologie
Audi e Lamborghini, insieme a Skoda, Bugatti, Seat, Bentley e Porsche, sono proprietà del gruppo Volkwagen. ;)
Ovviamente anche Ducati.
Che mazzata.
Venerdì 1 aprile..o sabato 2
Nessuno cinese si lamenta o almeno quasi però ci sono gli italiani che si lamentano per loro :D
Adesso Apple avrà l'opportunità di distaccarsi da lg e Samsung,inoltre potrà collaborare con foxconn per la produzione di una migliore tecnologia amoled,anticipandone anche l'utilizzo(che secondo me può ancora ritardare).
La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo è un documento sui diritti compilato e firmato dagli stati membri delle nazioni unite, ma lascia un po' il tempo che trova...
Daltronde mi pare che poca gente si lamenti delle condizioni di lavoro dei poveri cinesini
l'importante che non fanno guerra
la data dell'ultima frase del pezzo, mi ricorda qlc........... XD
stai scherzando vero?
Articolo 22 della dichiarazione universale dei diritti umani:
Ogni individuo ha diritto alla realizzazione -in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato- dei DIRITTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI INDISPENSABILI ALLA SUA DIGNITÀ...
Articolo 23:
1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla LIBERA SCELTA dell'impiego, a giuste e SODDISFACENTI CONDIZIONI DI LAVORO ed alla protezione contro la disoccupazione
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una REMUNERAZIONE EQUA E SODDISFACENTE che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri MEZZI DI PROTEZIONE SOCIALE.
4. OGNI INDIVIDUO HA DIRITTO DI FONDARE DEI SINDACATI E DI ADERIRVI PER LA DIFESA DEI PROPRI INTERESSI (se non sono diritti dei lavoratori questi!)
Articolo 24:
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò UNA RAGIONEVOLE LIMITAZIONE DELLE ORE DI LAVORO.
Eccetera eccetera.
Sulla correttezza etica sono pienamente d'accordo.
Dai. È evidente che NON intenda "concorrenza sleale" nel senso giuridico del termine. E, parlando di correttezza, allude a una correttezza etica, certo non legale. E ha ragione.
Hai una nonna molto avanti
In attivo anche il mobile :')
Prima di tutto Foxconn è Taiwanese (come Asus, Htc, ecc)... dunque cinesi si ma della Repubblica Democratica Cinese.
Senza polemica ma prima di esprimere giudizi sommari bisognerebbe conosce un po'di economia dell'area asiatica....
Taiwan è una delle nazioni economicamente più liberali in assoluto del Asia, dove la libera impresa è stimolata. Lo stesso ormai accade in Cina, mentre sul fronte dei diritti civili c'è ancora molto da fare, sul fronte economico c'è estrema liberta (creare un impresa in cina, anche per un occidentale è semplice).
Al contrario la Corea del Sud è lo stato meno "liberale" in assoluto (economicamente parlando). L'economia coreana è strutturata sulle cosiddette "chaebols", vale a dire su tre aziende (Samsung, Lg e Hyundai) che sono formalmente pubbliche, ma in realtà sono totalmete controllare dal pubblico (fanno circa l'80% del PIL coreano).
In Corea è lo stato che decide cosa fanno le aziende e come ripartire profitti e tasse. Fare un azienda privata in corea è difficile quanto importare un prodotto, è lo stato che decide i business meritevoli di "vivere". Ad oggi è lo stato più protezzionisra di tutte l'Asia sciluppata, con leggi che controllano anche la cultura.
Insomma... a voltr diamo giudizi sulla base di stereotipi...
"Concorrenza sleale"?
No, è "globalizzazione": abbiamo voluto la commercializzazione di prodotti da tutto il mondo e in tutto il mondo? Bene, visto che salari, tenori di vita, tasse e quant'altro NON SONO uniformabili, queste sono le dirette conseguenze.
...Il tuo discorso non regge: così come non vorresti che i prodotti made in China fossero commercializzati in occidente, allo stesso modo ora dovremmo avere TUTTI in casa televisori MiVar e telefoni cellulari Telital.
Capisco benissimo il tuo dissapore: lavoro in un'azienda produttiva che sta arrancando proprio a causa della competizione estera, ma dare la colpa alla Cina non è corretto. La colpa è semplicemente NOSTRA.
Ma io penso che sia troppo facile pensarla così.
Io penso che non abbiano invece saputo tenere il passo degli altri e che non abbiano saputo innovare e rinnovarsi.
Ce ne sono un fracco di altre aziende come la sharp che invece competono benissimo e non sono aziende cinesi
è inutile discutere tanto certe persone hanno la mentalità chiusa c'è poco da fare
Ferrari è di Fiat non è più di Ferrari, Lamborghini e Ducati sono di Audi
Ma a me sembra che la vendita sia stata un toccasana
Così come la Volvo quasi fallita, ora in mano ai cinesi sta facendo vendite record
A parte che Ferrari è italiana a tutti gli effetti, hai fatto esempi mirati dove, anche se comandano gli stranieri, continuano a lavorare ai propri prodotti in Italia con la maggioranza di operai italiani. Lamborghini e Ducati hanno maggiore appeal proprio perché sono made in italy a prescindere dalla holding che le controlla.
Per ora...presto o tardi i cinesi cominceranno a taroccare pure la pasta Barilla (magari potrebbero chiamarla "Balilla") :D
Ma quello è un altro discorso... anche qua in Italia a Napoli si tarocca di tutto...
Ma poi non credere che i prodotti alimentari taroccati li facciano i cinesi; li fanno i tedeschi, li fanno gli olandesi, li fanno i nostri amici europei! Li fanno gli americani. I cinesi penso siano gli ultimi a taroccare prodotti alimentari
sì, qualcuno ci guadagna parecchio (forse l'industria del lusso, soprattutto). La cosa interessante è che nel settore agro-alimentare sembra che l'Italia ci guadagni molto meno di quanto potrebbe, a causa di prodotti tarocchi spacciati per italiani...
Ti prego di non insultare la mia famiglia grazie.
Ad ogni modo io uso wikipedia per dimostrarti le cose che penso con la mia testa
E allora se lo sai non mi dire che l'Italia non ci guadagna...
ma dai, ed io che pensavo si chiamasse "geometria"... :D
Importiamo anche molto.
Ma questa si chiama economia!
ma no, la birra la si deve comprare "fatta in casa", e che cacchio!!
Secondo il tuo ragionamento spero tu ti goda ancora la Peroni ghiacciata del weekend nonostante da un bel pò non è più un marchio italiano. (Sono anni che le azioni di maggioranza sono detenute dalla SabMiller, con sede a Johannesburg, in Sud Africa)
E come la Peroni in Italia ce ne sono decine e decine di brand che probabilmente tanti pensano siano "ancora italiani". Come dice bene Mariozz, se la bandiera cambia ma la filiera e la qualità restano, cosa importa?
...e quanto importiamo...
Io credo che tu non abbia ben presente quanta merce esportiamo verso la cina...
Sì, ma non mi dire che l'Italia si arricchisce molto, in questo modo...
E allora stanno apposto
Ma quelli sono originali...
I cinesi ormai hanno i soldi, comprano gli originali!
ed i cinesi non le comprano?
No, quelle sono le borse che compriamo noi.
sì, esportiamo in Cina le borsette fatte in Italia dai cinesi nei laboratori clandestini! :D
Si sanzionati:
"Le sanzioni economiche sono un insieme di misure di restrizione o di blocco dei rapporti economici e commerciali da parte di più paesi verso un altro ritenuto colpevole di violazione del diritto internazionale." (fonte Wikipedia)
verrebbero sanzionati? ma che
Se ci fosse qualcosa di sleale o scorretto verrebbero sanzionati.
E invece no, forse perché è tutto regolare? Che dici?
Ad ogni modo pensala come ti pare, ma ad oggi il traino dell'economia mondiale è proprio la cina, quindi andrebbe trattata con un po' + di rispetto visto che credo, non ne ho la certezza, che dopo gli usa sia il paese dove esportiamo di più.
E dunque ci fa fare soldi anche a noi
no no il discorso è quello, rimane concorrenza scorretta, e non nel senso grammaticale della frase. ciao.
Ma questo è un altro discorso.
Il discorso era sulla concorrenza sleale mi pare e qui non c'è concorrenza sleale.
non infrangono nessuna regola perchè non ne hanno. Ti piace vincere facile? Si si è chiaro che non sono internazionali, ma i competitor occidentali devono rispettarle e la cina come altri paesi giocano proprio su questo perchè la loro opinione pubblica è praticamente influente e l'occidente al potere sfrutta anch'essa la situazione ma poi arriva il conto che è questo l'espansione delle società cinesi che mirano compatte all'espansione. se lo capisci bene se no finisce qui il mio discorso.
Certo, sposta anche i plant produttivi. Va bene ok
Le regole che regolano i diritti del lavoratore non sono internazionali. E qui sta l'inghippo.
Loro non infrangono nessuna regola, non c'è concorrenza sleale
Questa è concorrenza sleale ciccio, se io per produrre devo rispettare regole internazionali che regolano i diritti del lavoratore e dell'essere umano e tu non lo fai sei sleale. Senza contare il rispetto per l'ambiente e in Cina non le rispettano assolutamente.
ma infatti è un esasperazione del capitalismo e la cina ci sta sguazzando in questo modo di fare.
"La concorrenza sleale indica, in ambito economico-produttivo, l'utilizzo di tecniche, pratiche, comportamenti e mezzi illeciti per ottenere un vantaggio sui competitori o per arrecare loro un danno.
Esempi di concorrenza sleale sono l'utilizzo di nomi o marchi che ricordino quelli di altre aziende (fino ad arrivare alla contraffazione) o la diffusione di informazioni che gettino discredito sulle attività dei concorrenti." (fonte Wikipedia)
Qua non c'è concorrenza sleale