22 Gennaio 2015
Tutti concordano che, dopo quello degli smartphone, i due prossimi settori candidati a un grande boom della tecnologia sono gli indossabili e l'Internet delle Cose. Se la maggior parte dei colossi dell'high tech mondiale stanno scommettendo forte sul primo, pesi massimi del calibro di Google e Apple inclusi, il secondo sembra essere un po' più in penombra. Per spingere questo settore, ARM ha seguito le orme di MediaTek, e ha rilasciato un nuovo sistema operativo dedicato, chiamato mbed OS. Il sistema è risolvo ai processori a bassissimo consumo energetico di classe Cortex-M, che si concentrano principalmente sulle funzioni di raccolta dei dati dei sensori di un dispositivo, reazione a questi e trasmissione ad altri dispositivi.
mbed OS sarà utilizzabile gratuitamente e sarà quasi open-source (alcune parti di codice relativi alla sicurezza e all'avvio rimarranno chiusi). ARM intende lavorare a stretto contatto con i consumatori: sarà disponibile una community in cui verranno condivise idee, prototipi e progetti. Le schede di sviluppo basate su ARM Cortex-M dovrebbero arrivare a breve, e saranno contraddistinte da prezzi accessibili a tutti (si parla di pochi dollari). La connettività, naturalmente, sarà completa: a bordo ci saranno Bluetooth, Wi-Fi e reti cellulari.
Le prime versioni di mbed OS dovrebbero arrivare ai partner commerciali entro la fine del 2014, mentre le dev board dovrebbero essere disponibili entro il primo trimestre del 2015.
Nel frattempo, ARM svilupperà anche un sistema di server remoti, chiamato appunto mbed device server, in modo tale da permettere la creazione di app più complesse che sfrutteranno la potenza di calcolo remota.
Commenti
spero prevedano un solido sistema di aggiornamenti indipendente dal produttore finale, altrimenti piu' che l'internet delle cose sara' l'internet delle botnet.