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Speciale in 3 puntate: come gli smartphone hanno cambiato i videogame 1/ 3: I casual gamers

29 Marzo 2011 9

La storia dei videogame è ormai lunga e gloriosa, ricca di nomi illustri e vere e proprie celebrità. Passo dopo passo la videoludica si è evoluta per stare al passo con la società, le mode e le tecnologie, passando dal cabinato da sala giochi degli anni Ottanta alla PlayStation del successivo decennio, dai giochi portatili a cristalli liquidi alla realtà virtuale.
Ma come ha influito l'avvento dei cellulari di ultima generazione sul mondo dei giochi? Quali nuove caratteristiche sono nate dall'incontro di videogame e smartphones?

Senza la pretesa di essere esaustivi, ma con il semplice obiettivo di interessarvi e divertirvi, vi proponiamo una breve rassegna in tre puntate delle cartteristiche introdotte dall'utilizo dei telefonini nel mondo dei videogame. Iniziamo con i casual gamers ...

I casual gamers

La prima caratteristia dei giochi da cellulare è quella di essere sempre con noi. Il telefonino è sempre in tasca, e così il gioco. Possiamo giocare in attesa dell'autobus o in coda alla posta e non abbiamo più bisogno di dedicare un momento speciale ai videogame, magari preceduto dal collegare la console alla tv o aspettare il secolare caricamento della cassetta per il commodore64, come i giocatori di lungo corso tra voi ricorderanno.


Con l'utilizzo del cellulare come base, il videogame passa da attività a sè sante a passatempo casuale. Nasce la categoria, sempre più vasta e diffusa in ogni strato sociale, dei "casual gamers": gente che forse non dedicherebbe qualche ora ai videogame, ma che li apprezza come compagnia durante le attese e i tempi morti.

Quel che un casual gamer apprezza è radicalmente differente da ciò che piace ad un giocatore abituale. Innanzitutto, le avventure proposte non devono essere troppo complesse e non devono richiedere di ricordare elementi da un livello all'altro: lo dice il termine stesso: non si sa quanto tempo possa passare da una partita alla successiva per un giocatore casuale, dunque non gli si può certo richiedere di spendere dieci minuti ogni volta per richiamare alla mente regole e codici, visto che, nella maggior parte dei casi, quei dieci minui sono tutto il tempo che intende dedicare al gioco.

Sempre legata alla durata limitata delle partite medie di un casual gamer, la durata di ogni singolo livello deve essere contenuta: i livelli arzigogolati e infiniti dei vecchi titoli (un esempio per tutti, il primo "Prince of Persia", che dava al giocatore un'ora di tempo per risolvere il lairinto) hanno dunque fatto spazio alle missioni lampo ed agli stag fatti di tanti mini-step. Basti pensare al celeberrimo "Angry birds", in cui ogni livello non richiede che poche decine di secondi per essere giocato fino in fondo.

Seguirà puntata 2 ...


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Commenti

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Elisa Barindelli

Dipende! Se hai una bimba piccola che dorme nella stanza del pc d esempio, il tab sul divano è meglio! :)

Elisa Barindelli

La penso assolutamente come te, And.
Penso ad esempio ad un FinalFantasy su Tablet... sogno proibito?

Simo

No la grossa rovina a mio parere dei videogiochi è stata la voglia maniacale degli sviluppatori di avere una grafica da paura senza consedirare asssolutamente il gamplay, la storia, la longevità, in poche parole il vero divertimento del gioco.
Oltre ai dlc che sinceramente sono una gran bella ca**ta di invenzione, molto meglio i vecchi cd con espansione dopo qualche mese.

Polymar77

La penso esattamente come te.

Polymar77

Ragazzi guardate che con gli smartphone è solo nata un'altra categoria.
Le console da casa così come le portatili non moriranno.

Giochi di spessore ci sono e continueranno ad esserci per quelle piattaforme di gioco.

baldanx

Personalmente sono un giocatore più che abituale, ma il gaming su smartphone lo concepisco solo se casuale, se devo stare 1 ora a giocare mi piazzo al PC, non sto sul letto con il cellulare. Ci si guadagna in qualità e comodità, per me tutti i vari FPS tipo Nova o giochi che comunque richiedano tempo e entrambi i pollici sul display possono anche smettere di produrli (a meno che uno non possieda un Xperia play :))).

And80

Comunque non tutto è male, l'esempio di un buon porting per me è Worms, che mi regala lo stesso divertimento che mi dava su pc, ma in completa mobilità.

And80

Sono d'accordo, non foss'altro che con l'avvento dei tablet mi piacerebbe godere di titoli un po' più complessi anche se già giocati sul pc, primo tra tutti un bel Soul Reaver completo, anche un Fable non sarebbe male... Ci sono così tanti titoli che con un porting su tablet otterrebbero nuova vita...

Tyrielwood

Gli smartphone mi hanno rovinato i videogiochi... Non ritroveremo mai le trame dei vecchi giochi.. erano dei libri..

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